UN ANNO DOPO…

SE C’E’ un tratto distintivo di questo primo anno di amministrazione del Comune di Manfredonia, è inconfutabilmente quello delle polemiche. Che co

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SE C’E’ un tratto distintivo di questo primo anno di amministrazione del Comune di Manfredonia, è inconfutabilmente quello delle polemiche. Che concettualmente è un dato positivo, quanto indicativo di una vivacità di interessi. Interessi beninteso politici, vale a dire inerenti alla conduzione della gestione della cosa pubblica. Polemiche pertanto finalizzate a stimolare il dibattito e quindi migliorare i punti vista e le azioni operative. Polemiche tuttavia non sempre appropriate e improntate a rispetto e finalità costruttive.
UN PRIMO anno di amministrazione costellato di polemiche a bizzeffe sulla cui natura ed efficacia, oltre che per le finalità, sorvoliamo se non per registrare che si è fatto una gran caciara fine a sé stessa. Dei contenuti di questo primo tratto di amministrazione si è detto poco o niente quando invece sarebbe stato dovere e interesse di tutti, maggioranza e opposizione, far riferimento ai fatti concreti e interessanti la gente, la reale vita della città. Che si barcamena in una situazione all’estremo della praticabilità per effetto di quei gestori che si sono avvicendati a Palazzo di Città e che oltre a dimenticarsi dei cittadini, hanno lasciato impronte indelebili di malgoverno con tanto di scioglimento d’imperio della squadra al governo peraltro già sfiduciata, di strascichi giudiziari tutt’ora in atto, di un debito finanziario controllato dalla Corte dei conti, che strozza ogni velleità d’iniziativa di chi sta al timone della città.
UN DATO di fatto che pesa e condiziona e sul quale non si è fatto, nemmeno polemicamente, nessuna lista ricognitiva (a memoria degli smemorati o dei faciloni ad oltranza), tranne ad evidenziare di volta in volta quello che si è accumulato nel passato. Solo in questi ultimi giorni, e grazie ad uno scontro polemico, due assessori hanno reso noti alcuni aspetti poco o niente affatto conosciuti dalla gente. Più che una risposta polemica garbata e chiarificatrice, ad un interlocutore “rancoroso” mancato consigliere comunale, una utile comunicazione.
«ABBIAMO trovato – scrive l’assessore Francesco Schiavone – una città piegata su sé stessa, abbandonata e violentata in ogni sua parte. Una città oggetto di recenti inchieste giudiziarie che hanno sconvolto parte di essa. Una città senza molte regole. Siamo partiti dal nulla, stiamo lavorando sodo per costruire pezzi di futuro. Ma ci vorrà tempo». E accenna a qualche esempio: nella zona industriale manca l’acqua da oltre 20 anni; la rete fognaria di viale Miramare necessita di manutenzione da oltre 15 anni; la caserma dei Carabinieri, progettata 8 anni fa, non è stata realizzata; le strade non ricevono una manutenzione seria da oltre 7 anni; il verde pubblico non ha mai avuto un piano di monitoraggio; la costruzione di impianti sportivi è ferma da oltre un decennio; c’è la cronica carenza di loculi cimiteriali; c’è un piano dei parcheggi che prevedeva riduzioni degli abbonamenti fermo al 2021. Riferisce altresì di alcuni interventi avviati: sul verde pubblico abbiamo investito 500.000 € rispetto alle 35.000 € del 2024; è in fase di realizzazione un impianto sportivo sul comparto CA9; sono in costruzione 2 asili nido; in 11 mesi abbiamo asfaltato oltre 15 km di strade richiamando l’Enel ai propri doveri e investendo anche dei soldi del bilancio comunale; alla fine di agosto partiranno i lavori per la nuova caserma dei carabinieri.
GLI FA ECO l’assessore Giovanni Mansueto citando alcuni interventi sull’edilizia. «Per promuovere e favorire l’edilizia sovvenzionata e agevolata, abbiamo applicato la riduzione degli oneri di urbanizzazione nella misura massima prevista dalla legge regionale, pari al 50%, mai avvenuto nella nostra città in queste dimensioni; per l’edilizia popolare sovvenzionata, questa Amministrazione ha reso possibile la realizzazione di 16 alloggi popolari da parte di Arca Capitanata, risolvendo tutte le criticità esistenti; in pochi mesi abbiamo risolto alcune problematiche ataviche di edilizia convenzionata CA12; per l’edilizia popolare agevolata, oltre alla riduzione del 50 % degli oneri di urbanizzazione, abbiamo posto ulteriori azioni nel “nuovo piano casa” come esenzioni IMU e completa esenzione dal contributo di costruzione per chi realizza alloggi sociali; per le barriere architettoniche è stata questa Amministrazione a decidere di destinare il 15 % degli oneri di urbanizzazione all’abbattimento delle barriere architettoniche creando le condizioni strutturali per intervenire in merito. In questo primo periodo abbiamo recuperati sul filo di lana 5,5 milioni di euro utilizzati per il Senior Park, il Museo civico, il ponte Santa Restituta.
SONO solo alcuni spunti sull’attività amministrativa ai quali vanno aggiunti quelli di altri settori molto attivi. Notevole l’assunzione in servizio di quindici dipendenti comunali. Certo, si è lontani dal riportare alla “normalità” una città dimenticata e offesa, in specie sul piano del lavoro, unica vera fonte di benessere non solo economico. Un fronte sul quale non ci sono neanche le polemiche. Ora ci sono altri quattro anni che si spera vengano utilizzati operando responsabilmente e seriamente nell’interesse della città e dei suoi cittadini.
Michele Apollonio

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