LA POESIA e il Teatro possono ben dirsi facce della stessa medaglia. Sono aspetti fondamentali della cultura umana. Forme d’arte che danno voce al

LA POESIA e il Teatro possono ben dirsi facce della stessa medaglia. Sono aspetti fondamentali della cultura umana. Forme d’arte che danno voce alla umanità. Nei tempi antichi, come nei moderni. Incidono sulla formazione dell’identità culturale e spirituale dei popoli e ne raffinano la portata. E se la Poesia è la forma più concentrata e intensa del linguaggio, con funzione non solo estetica ma anche sociale e spirituale, il Teatro è un’arte collettiva che coinvolge tutti i sensi, un potente mezzo di riflessione critica, di intrattenimento e di educazione.
TRA le espressioni più significative della poesia e del teatro del Novecento, si annovera Cristanziano Serricchio (1922-2012), garganico-sipontino per essere nato a Monte Sant’Angelo, e vissuto, dopo un periodo a San Marco in Lamis, a Manfredonia, città che ha influenzato profondamente la sua vasta e variegata produzione letteraria coronata da riconoscimenti prestigiosi tra cui anche una indicazione di candidatura al Nobel.
FONDAMENTALMENTE uomo di Scuola, con interessi nell’archeologia e nella politica: da assessore alla cultura ha patrocinato la istituzione del Museo nazionale archeologico al castello manfredino e divulgato la conoscenza delle stele daunie.
ANIMA del sud ha cantato il sud nelle sue espressioni più intime e significative. La sua Poesia si distingue per una forte radice territoriale intrisa di memoria locale e impegno civile. Sue opere sono state tradotte in diverse lingue, tra cui spagnolo, inglese, albanese, serbo. Non meno immerse nella memoria storica e nella valorizzazione delle tradizioni locali, sono le sue pièces teatrali.
MANFREDONIA gli ha dedicato l’auditorium dello storico Palazzo dei Celestini e un Centro studi che svolge una accurata attività di approfondimento e partecipazione delle opere di Cristanziano Serricchio. Numerosi i convegni e le pubblicazioni. L’ultimo in ordine di tempo è programmato per sabato 14 giugno corrente, dedicato per l’appunto alla Poesia e al Teatro di Cristanziano.
UNA “NOTTE BIANCA”, come l’ha definita la presidente del Centro stuti, Lella la Torre, patrocinata dal Comune di Manfredonia e dall’Accademia delle culture e dei pensieri del Mediterraneo, in due tempi: alle 18 nel Chiostro di Palazzo San Domenico, sede del Municipio, dedicato alla Poesia nell’analisi di Ettore Catalano, professore emerito di letteratura italiana all’Università di Salerno, profondo conoscitore ed estimatore di Serricchio; e al Teatro nella trattazione di Rossella Palmieri, professoressa ordinaria di letteratura italiana all’Università di Foggia. Alle 19,30, trasferimento nell’antica chiesa di santa Chiara, per un reading di alcune liriche di Serricchio, e a seguire, di poesie di autori cultori della poesia nel segno ispiratore di Serricchio.
INTRODOTTE da Rossella Angelillis e Gianni Palumbo, con le voci di Antonio Del Nobile e Vittorio Tricarico, saranno presentate le liriche di Fausta Altavilla, Onofrio Arpino, Antonio De Michele, Maria Antonietta D’Agostino, Lucia Diomede, Maria Pia La Torre, Raffaella La Torre, Michela Lombardi, Anna Santoliquido, Elisabetta Stragapede. Gli intermezzi musicali affidati alla Accademia San Lorenzo.
Michele Apollonio

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