MARTEDI 29 corrente si riunirà il consiglio comunale. Si riprenderà da dove si è lasciato nella seduta del 18 aprile scorso, mandata deserta dalla

MARTEDI 29 corrente si riunirà il consiglio comunale. Si riprenderà da dove si è lasciato nella seduta del 18 aprile scorso, mandata deserta dalla maggioranza. Una battuta d’arresto che ha fatto molto discutere per il del tutto imprevedibile stop che ha aperto una falla nella maggioranza guidata dal sindaco Domenico La Marca, che mostrava compattezza e affidabilità.
UN IMPROVVISO temporale di primavera che ha dato il destro alla opposizione di dare fiato alle trombe di attacchi reboanti giustificati dalla inaspettata defaillance della maggioranza consiliare esplicitata in maniera scenografica che non lasciava dubbi sull’azione in sé e per sé, ma che ne apriva tanti sulle motivazioni che l’avevano determinata. Una opposizione peraltro del tutto generica, senza alcuna indicazione circostanziata se non quella di una richiesta, del tutto legittima e necessaria, di chiarificazione della situazione.
«CHE è stata avviata ed è circostanziata e puntuale» ha dichiarato il sindaco La Marca che spiega essersi trattato di un cortocircuito nella comunicazione tra i vari gruppi di maggioranza. «Una posizione esagerata, quella assunta dalla maggioranza» sancisce il sindaco che richiama «l’esigenza del nuovo che vuole cambiare la liturgia di quella politica che come sappiamo e vediamo, ha lasciato un campo minato che va bonificato e attualizzato. Una opera sulla quale c’è la sostanziale unitarietà di veduta. Una esigenza facilmente superabile, come in effetti viene superata grazie ad una interlocuzione più approfondita e allargata sui temi oggetto di attenzione». A cominciare da quelli inerenti alla tecnostruttura sulla cui ristrutturazione vi sono opinioni diverse.
E’ IL CASO, nello specifico, della collocazione di un dirigente dell’ufficio tecnico prossimo al pensionamento, che il sindaco vuole sostituire da subito con un dirigente esterno da reclutare attraverso bando pubblico, già emesso. «Si tratta – spiega La Marca – di anticipare i tempi assicurando una continuità operativa nell’ambito peraltro di quella rotazione dei dirigenti prevista per legge. Opportuni interventi che ci consentirebbero di lavorare meglio, un rinnovamento che va potenziato a vantaggio dell’efficienza amministrativa».
IL SINDACO La Marca fa anche cenno a «quel bubbone di debito che il Comune si ritrova a dover fronteggiare per via di sentenza della Corte d’Appello contro cui abbiamo proposto ricorso in Cassazione». Era tra i punti all’odg del consiglio comunale andato deserto, quale debito fuori bilancio da approvare. Si tratta di un debito a fronte di una permuta di terreno avvenuta nel 2017 e tornata prepotentemente alla ribalta nel 2022 allorché i proprietari di quel suolo hanno chiesto di costruire sulla parte che il Comune aveva acquisito e adibito a uso pubblico. Una controversia gravata da non definiti punti oscuri, sulla quale si è, da ultima, pronunciata la Corte d’Appello di Bari che ha determinato in 2.226.219,79 euro l’indennizzo da depositare presso la Cassa Deposito e Prestito in attesa dell’esito del ricorso presentato dall’amministrazione comunale in carica.
L’ATTESA è dunque quella di verificare nel prossimo appuntamento nella sala consiliare del Comune, se la verifica è stata positiva e proficua eppertanto la civica amministrazione è tornata a svolgere il suo ruolo.
Michele Apollonio

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