Sanremo 2025, Olly vince il festival: ‘E’ assurdo ma è successo’

È Olly il vincitore del Festival di Sanremo 2025: il giovane cantautore genovese, 23 anni, si impone con il brano Balorda nostalgia, che ha scritt

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È Olly il vincitore del Festival di Sanremo 2025: il giovane cantautore genovese, 23 anni, si impone con il brano Balorda nostalgia, che ha scritto e composto insieme a Pierfrancesco Pasini e JVLI, con cui collabora da tempo e che ne ha curato anche la produzione.”È una di quelle cose che sembra non sia vero quando capita: sono molto contento, grandi! Grazie al maestro Pallotti alla direzione, all’orchestra, a voi”, commenta a caldo l’artista, premiato con il 31% del televoto. Ciao ma’, ciao pa’, è assurdo ma è successo”.Al secondo posto Lucio Corsi, con Volevo essere un duro, l”alieno’ e insieme la rivelazione di questo festival. Sul terzo gradino del podio un altro cantautore, Brunori Sas, al suo esordio a Sanremo con L’albero delle noci. Quarto Fedez con Battito, quinto Simone Cristicchi con Quando sarai piccola.Fuori dalla top five – tutta al maschile – Giorgia, sesta, e Achille Lauro, settimo: risultati che stravolgono i pronostici e vengono accolti da fischi all’Ariston e proteste sui social. A Cristicchi vanno anche il premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale, assegnato dai maestri dell’orchestra, e quello della sala stampa radio tv Lucio Dalla; a Brunori Sas anche il premio Sergio Bardotti per il miglior testo. Il premio della critica Mia Martini va a Corsi. Giorgia riceve il premio Tim – La forza delle connessioni e si commuove: “Hai vinto” le urla il pubblico in sala. “È la vera vittoria” le dice Carlo Conti. “Dopo tutti questi anni ha valore inestimabile. Non so se lo merito ma vi ringrazio con tutto il mio cuore”, conclude piangendo.

Il festival della normalità e della “pacificazione del Paese” celebra l’atto finale dopo aver messo a segno il 70.8% di share, record di sempre, nella serata delle cover, in una serata che intreccia dediche, lacrime, abbracci, messaggi di fiducia per i giovani e omaggi alle mamme.

Apre Gabry Ponte: accompagnato sul palco dal corpo di ballo, trascina l’Ariston con Tutta l’Italia, nuovo jingle-tormentone del festival.

Il superospite è Antonello Venditti, che riceve il premio alla carriera e fa pace con il festival, un palco con cui non si è mai confrontato in gara: “Il miracolo lo ha fatto Carlo: la notte di Natale è andato in una chiesa, ha trovato dei ragazzi che cantavano Stella e mi ha mandato il filmato. Io ho pensato che era un segno del destino. Mi trovo veramente bene qui, devo dire, non sono ostile, sono inclusivo. È un altro step della mia storia che non finisce: il passato deve portarci a un futuro di speranza, più bello di quello che stiamo vivendo. Vivere vuol dire soffrire, lottare per un’idea, morire, cadere, alzarsi, chiedere scusa, questa è la vita”. Regala al pubblico Amici Mai e Ricordati di Me, ed è subito karaoke e ovazione con i braccialetti luminosi in platea.

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