«Daunia in bicicletta»: fondi a vocazione turistica per Zapponeta, Rignano Garganico e Candela

Borghi e piccoli Comuni trasformati in modelli di sostenibilità e innovazione nel turismo. È questo l’obiettivo del Fondo per i piccoli comuni

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«Daunia in bicicletta»: fondi a vocazione turistica per Zapponeta, Rignano Garganico e Candela

Borghi e piccoli Comuni trasformati in modelli di sostenibilità e innovazione nel turismo.

È questo l’obiettivo del Fondo per i piccoli comuni a vocazione turistica attraverso il quale il Ministero del Turismo ha finanziato progetti per un totale di 34 milioni di euro per promuovere e valorizzare i piccoli centri sotto i 5000 abitanti. Un’iniziativa che ha ricevuto un’elevata partecipazione, come dimostrano i numeri: 831 i Comuni che hanno presentato la domanda, oltre un terzo di chi aveva i requisiti, il 60% l’ha fatto aggregandosi.

Tra le Regioni del Sud che hanno beneficiato di una fetta di fondi c’è anche la Puglia: in Capitanata, infatti, sarà finanziato il progetto «Daunia in bici» con tre Comuni partecipanti: Zapponeta (Comune capofila), Rignano Garganico e Candela. Il progetto vede come obiettivo operativo la creazione della «destinazione veloturistica» della Daunia, a misura di bicicletta, con infrastrutture e servizi adeguati: 3 velostazioni, una in ogni Comune, che offriranno ai ciclisti servizi come parcheggio sicuro per le biciclette e zona officina di manutenzione e che fungeranno da Info-point di progetto e di territorio, con la possibilità di prelevare le bici tramite app e Qr code; 12 punti di ricarica di e-bike (4 per ogni Comune) lungo itinerari on-road e off-road presenti nell’App mobile; un servizio di e-bike sharing point to point, per il quale saranno acquistate circa 30 e-bike ritirabili keyless e senza assistenza presso ogni velostazione. Il progetto intende inoltre organizzare eventi legati al cicloturismo per attrarre turisti e promuovere il territorio a livello nazionale.

«I borghi e i piccoli Comuni costituiscono l’Italia più autentica in termini identitari, sono luoghi dove nasce il Made in Italy ricercato in tutto il mondo e, in termini strategici, un vantaggio competitivo inestimabile rispetto ad altre Nazioni. Un elemento unico che contribuisce a rendere altamente differenziata e inimitabile la nostra offerta turistica a livello internazionale», ha commentato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè che ha aggiunto: «Dai progetti di rigenerazione urbana nel Nord Italia, alle iniziative di turismo sostenibile nel Sud e nelle Isole, ogni intervento è progettato per riflettere le specifiche necessità e le caratteristiche culturali uniche dei comuni coinvolti».

Il Fondo, è bene ricordare, sostiene interventi innovativi di accessibilità (garantendo la fruizione dell’offerta turistica da parte delle persone con disabilità), mobilità (potenziando le alternative ecosostenibili come ad esempio i depositi per le biciclette, campeggi, porti turistici, ecc), riqualificazione urbana (rimuovendo gli elementi di degrado e riqualificando le aree oggetto di dissesto idrogeologico) e sostenibilità ambientale (riducendo l’impatto del turismo e aumentando la sostenibilità ambientale) proposti dai piccoli comuni a vocazione turistica.

Nella graduatoria sono stati 27 aggiudicatari delle risorse per un totale di comuni coinvolti pari a 100 sparsi in 13 Regioni, divisi per i 3 ambiti territoriali Nord (18), Centro (3), Sud e Isole (6): una media di circa 4 comuni per progetto, di cui 25 di questi hanno presentato domanda in forma aggregata.L’avviso, infatti, ha incoraggiato la partecipazione al bando in forma aggregata, creando un’adesione che fosse in grado di mettere insieme i piccoli comuni, creando grandi progetti da piccole realtà.

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