Assegnato il premio «Giornalista di Puglia – Michele Campione», ecco i vincitori

Sono Nicola Sammali (Il Quotidiano di Puglia) per la carta stampa e agenzie con articolo sui gioielli dell’Archivio di Stato, Gianvito Rutigliano 

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Assegnato il premio «Giornalista di Puglia - Michele Campione», ecco i vincitori

Sono Nicola Sammali (Il Quotidiano di Puglia) per la carta stampa e agenzie con articolo sui gioielli dell’Archivio di Stato, Gianvito Rutigliano (Gedi Visual – La Repubblica) per la sezione web, Giovanni De Vecchis per la sezione tv con un servizio sul terremoto in Turchia per conto di Canale 5, e il fotoreporter Saverio De Giglio per la fotografia i vincitori della 20esima edizione del premio “Giornalista di Puglia – Michele Campione, consegnato questa mattina a Bari nel teatro Piccinni.

Menzione speciale, invece, per: Paola Ancora, sezione Carta stampata, per l’articolo “Detenuta in Kazakistan una 18enne salentina: «Innocente, Tajani l’aiuti»” apparso sul Nuovo Quotidiano di Puglia; Pasquale Stefano Massaro, sezione tv, per uno speciale realizzato per Testata Telesveva andato in onda il 12 luglio 2023 sul tragico Incidente ferroviario verificatosi tra Andria e Corato il 12 luglio 2016; Massimiliano Ancona, sezione web, con l’articolo “Zoppi, eroi, lotte e pugilato: 87 anni di sfide tra il Cerignola e il Foggia pubblicato su Gazzetta.it, il portale on line della Gazzetta dello Sport (19 marzo 2023) e per la sezione fotografia Maria Teresa Lapedota con il servizio fotografico realizzato per Passione Bari, trasmissione di Radio Selene, sulla partita di calcio Italia-Malta del 14 ottobre 2023 allo Stadio San Nicola.

I vincitori sono stati premiati da Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti. Il premio dedicato a Michele Campione, decano del giornalismo pugliese, testimone di anni cruciali per la Puglia e della rinascita del giornalismo all’indomani del fascismo. Assegnato un riconoscimento alla carriera ai giornalisti e alle giornaliste con più di 50 anni di iscrizione all’Ordine della Puglia.

“Sono onorato di essere tra giornalisti che per decenni hanno tenuto alta la bandiera del giornalismo”, commenta Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, “e che ancora possono dare un contributo importante alle giovani generazioni. Nel giornalismo tutto è sempre cambiato in maniera rapida e impetuosa ma la deontologia non è mai cambiata, è e resta fondamentale per un’informazione corretta. Si può informare con molti strumenti ma ciò che resta alla base è una cultura che si è sedimentata, una cultura che è consapevolezza, capacità. Oggi l’Intelligenza Artificiale generativa può dare certamente un contributo alla nostra professione, ma non potrà mai sostituire il giornalismo. Se ciò dovesse accadere la società accuserebbe un grave colpo perché verrebbe a mancare la verifica e l’approfondimento della notizia, il rispetto delle persone. E le comunità perderebbero identità e cultura.” Poi aggiunge: “fare giornalismo oggi è sempre più difficile e pericoloso a livello internazionale. Nelle zone di conflitto, sulle pettorine gialle la scritta ‘press’ non è più garanzia di protezione: i giornalisti sono diventati un obiettivo per eserciti e milizie. I giornalisti sono presi di mira nei territori di guerra, in tutti, non solo Palestina e Ucraina. Perché quegli occhi sono scomodi, non devono vedere, devono sparire”. E conclude: “colgo l’occasione per rivolgere ai rappresentanti forze dell’ordine qui presenti ringraziamento per l’opera attenta e rapida di contrasto alle pulsioni violente contro i giornalisti che sono presenti nella società. Pulsioni di chi vorrebbe chiudere la bocca agli organi di informazione e, per loro tramite, ai cittadini, alle comunità.

Il presidente Piero Ricci esprime la sua vicinanza a due iscritti all’Ordine dei giornalisti della Puglia: un pubblicista, Michele Cirulli, contro cui, nel corso di un dibattito in consiglio comunale a Cerignola, si è scagliato un consigliere che testualmente così si è espresso: «Parliamo di un soggetto che, se adeguatamente attenzionato, se si facesse un’opera di dossieraggio nei suoi confronti e la si ponesse all’attenzione di un giudice attento, ci sarebbero tanti elementi per agire». “Non entro nel merito”, dice Ricci “mi fermo alla forma, che in base alla grammatica istituzionale, appare, per essere buoni, parecchio stonata”. L’altro pubblicista, invece è Luciano Canfora che martedì prossimo in tribunale sarà processato per diffamazione per alcune affermazioni fatte due anni fa in una scuola superiore nei confronti della presidente del Consiglio dei ministri. “Sarà istruttivo sapere fin dove un’opinione si può spingere senza diventare un insulto”, aggiunge il presidente dell’Ordine della Puglia, “fin dove, nella Costituzionale materiale, un giornalista può, oltre il diritto di informare, esercitare il diritto di critica. Dico subito: non è un problema di schieramento politico. L’attacco ai giornalisti non conosce colore politico. È bipartisan nel limitare la libertà d’azione, la libertà di espressione di un giornalista”.

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