Turismo, in Puglia «tira» solo il balneare

Nel 2023 i viaggi dei residenti in Italia sono stati 52 milioni e 136 mila e hanno sviluppato una massa di 323 milioni e 606 mila pernottamenti. L

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Nel 2023 i viaggi dei residenti in Italia sono stati 52 milioni e 136 mila e hanno sviluppato una massa di 323 milioni e 606 mila pernottamenti. La Puglia, che pure ha fatto tantissima strada in questi anni, fino al punto di superare il Trentino e insidiare l’Emilia Romagna, resta inchiodata sul turismo balneare luglio-settembre e dimostra di avere ancora enormi potenzialità di crescita. È quanto emerge scorrendo le tavole a corredo della rilevazione statistica appena pubblicata dall’Istat e intitolata «Viaggi e vacanze in Italia e all’estero – anno 2023».

Si scopre che, complici forse gli aumenti dei prezzi, la domanda turistica nazionale è rimasta stabile rispetto al 2022, ma ancora sotto i livelli pre-Covid (-27% i pernottamenti rispetto al 2019). C’è stata anche una contrazione del -12,6% delle vacanze estive lunghe (da 4 notti in su) rispetto allo stesso periodo del 2022. Si tratta di un gruzzolo di 27,3 milioni di pernottamenti persi proprio nello spicchio di settore in cui la Puglia è “medaglia di bronzo”, a pari merito con il Trentino Alto Adige e subito sotto all’Emilia-Romagna e alla regina incontrastata della vacanza lunga, la Toscana. Dopo la Puglia, invece, si piazzano la Campania e la Sicilia. Nella graduatoria Istat delle principali destinazioni per le vacanze di 1-3 notti, la Puglia non è presente: al primo posto si conferma la Toscana, al secondo si conferma l’Emilia-Romagna, seguono Veneto, Lombardia, Lazio e Liguria. Purtroppo non siamo in grado di dirvi “dove” si colloca la Puglia in questa classifica qui e neppure la Basilicata; l’abbiamo chiesto ma l’Istituto di statistica ha risposto di non avere a disposizione questa informazione per il momento.

Dai dati appena rilasciati dall’Istat, però, emerge un’altra informazione interessante: nel periodo estivo, l’Emilia-Romagna è l’unica regione che tiene testa alla Puglia nella graduatoria delle principali destinazioni dei viaggi di vacanza degli italiani. Al terzo posto c’è il Trentino-Alto Adige, al quarto la Calabria, al quinto la Sardegna e soltanto al sesto la Toscana. Un risultato davvero importante. D’altro canto, questo trimestre luglio-settembre è anche l’unico in cui la Puglia è presente fra le prime sei posizioni. Ciò vuol dire che effettivamente il turismo balneare pugliese ha un grandissimo appeal, ma anche che ci sono vistose possibilità di crescere, destagionalizzando. Per esempio, tra aprile e giungo, nella graduatoria delle principali destinazioni per vacanze di 4 o più notti troviamo al primo posto la Toscana, seguita da: Sicilia, Lombardia, Campania, Sardegna e Liguria.

Per le vacanze brevi (1-3 notti) la Puglia e la Basilicata non entrano mai in partita, in nessun periodo dell’anno, neppure tra luglio e settembre. «Solo il 7,9% dei viaggi – spiega Istat – è svolto per motivi di lavoro (4,1 milioni), senza sostanziali variazioni in termini di viaggi e di notti rispetto al 2022. Gli spostamenti per lavoro non mostrano quindi segnali di ripresa, attestandosi a circa la metà di quelli registrati nel 2019, con una durata media simile a quella del 2022 (4 notti rispetto a 3,8). Le riunioni d’affari e i viaggi per congressi, convegni e seminari sono le motivazioni più frequenti (17,8%), seguite dalle attività di rappresentanza, installazione o vendita (15,6%)».

L’area dove risiede la maggior parte dei turisti «è il Nord-ovest (25,4%; 35,5% in termini di provenienza dei viaggi), seguono il Nord-est (24,9% dei turisti e 27,1% dei viaggi), il Centro (20,8% dei turisti e 22,1% dei viaggi) e, a distanza, le Isole (9,7% di turisti; 5,3% di viaggi) e il Sud (8,0%, 10,0%)».

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