Tempi duri all’ex Sofim, volumi in calo: a casa 100 lavoratori con contratto di somministrazione

Esattamente un anno fa, le organizzazioni sindacali e i lavoratori esultavano alla chiusura anticipata del contratto di solidarietà nello stabilimento

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Esattamente un anno fa, le organizzazioni sindacali e i lavoratori esultavano alla chiusura anticipata del contratto di solidarietà nello stabilimento Fpt Industrial di Foggia, ex Sofim. Da lì a poco sarebbero stati chiamati altri interinali, per rimpolpare la forza lavoro e rispettare le consegne dei motori.

E solo qualche giorno fa, la lieta novella di un lauto premio di risultato legato agli indici di produttività del 2023, fino a 1.804,71 euro per i dipendenti del Gruppo Iveco, fotografava un sito produttivo che poteva vantare la terza migliore performance in Italia su nove stabilimenti, dietro l’ex aequo di Bolzano e Vittorio Veneto.

Ma il 2024 non si apre con i migliori auspici. Nell’anno in corso sarebbe previsto un calo dei volumi. E oggi arriva la doccia fredda per un centinaio di lavoratori con contratto di somministrazione in scadenza a fine febbraio. Con tutta probabilità, non sarà rinnovato. È quanto sarebbe stato riferito oggi alle organizzazioni sindacali, nel corso di un incontro con l’azienda.

E se non ci saranno altre commesse, a partire da aprile potrebbero scattare alcune giornate di cassa integrazione, tra i 15 e i 25 giorni fino a fine anno, anche per tutti gli altri dipendenti dello stabilimento in zona Asi.

L’incontro con i sindacati era finalizzato proprio alla verifica dei volumi del 2024, che impattano sull’assetto produttivo, e stando a quelli attualmente previsti, l’azienda avrebbe comunicato di non avere altra scelta che ricorrere alla CIG.

I lavoratori interinali erano stati chiamati per far fronte ad un aumento della produzione che lasciava ben sperare ma, purtroppo, alla naturale scadenza dei contratti sarebbero destinati a restare a casa.

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