Puglia, le aziende in crisi potranno essere salvate dai loro dipendenti

Un programma di collaborazione per favorire il salvataggio di un’impresa in crisi partendo dalla principale tra le forze in campo: i suoi dipenden

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Puglia, le aziende in crisi potranno essere salvate dai loro dipendenti

Un programma di collaborazione per favorire il salvataggio di un’impresa in crisi partendo dalla principale tra le forze in campo: i suoi dipendenti. Il tutto sintetizzato in due parole mutuate dalla lingua inglese: “workers buyout» (Wbo), che significa letteralmente «riscatto da parte dei lavoratori», vale a dire il salvataggio dell’azienda promosso dai dipendenti che subentrano nella proprietà. È il tema del protocollo siglato questa mattina a Bari, nella sede della presidenza della Regione Puglia, tra Puglia Sviluppo, finanziaria in house della Regione Puglia, e CFI (Cooperazione Finanza Impresa), società cooperativa per azioni, partecipata e vigilata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e da oltre 350 imprese cooperative. Nelle pagine del protocollo, i risvolti occupazionali degli interventi da attuare.

L’intesa intende dare soluzioni alle crisi di impresa e sostenere l’avvio di attività economiche attraverso l’utilizzo di immobili sequestrati alla criminalità organizzata. In questi interventi, un ruolo fondamentale sarà rivestito dai lavoratori che, grazie a un valido progetto imprenditoriale, potrebbero aprire la strada a una soluzione decisiva per il recupero dell’azienda e per il loro futuro occupazionale. Saranno infatti gli stessi lavoratori, riuniti in cooperativa, a rivitalizzare l’impresa. Per realizzare tutto ciò, CFI e Puglia Sviluppo metteranno a disposizione dei progetti le proprie professionalità, ma potranno anche avvalersi del contributo di altri soggetti che operano in ambito creditizio e finanziario.

«La strategia di sviluppo economico della Regione Puglia – ha evidenziato l’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci – intende focalizzarsi anche sulle problematiche connesse con le crisi di impresa laddove vi siano le possibilità di rilevamento delle attività da parte dei lavoratori coinvolti nella crisi. Gli strumenti di sostegno già avviati, che saranno ulteriormente implementati per il ciclo di programmazione dei fondi europei 2021-2027, potranno offrire un’opportunità anche in questo senso». CFI dal 2011 al 2021 ha deliberato 146 interventi a supporto di 88 progetti di workers buyout che sviluppano un valore di produzione superiore a 365 milioni di euro ed impiegano 2.286 addetti. 

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