Scende la pioggia ma che fa: Il carnevale va lo stesso

Come da tradizione un mare di gente si è riversata a Manfredonia per il Carnevale   IL NUMERO 70 attribuito alla edizione 2024, indica

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Come da tradizione un mare di gente si è riversata a Manfredonia per il Carnevale

 

IL NUMERO 70 attribuito alla edizione 2024, indica solo la serie “moderna” del Carnevale di Manfredonia. La storia accredita, con riferimenti documentati, i suoi inizi all’epoca della Sipontum romana, ai baccanali, celebrazioni in onore di Bacco di derivazione greca. Si svolgevano tra febbraio e marzo. I partecipanti si presentavano mascherati per più e meglio abbandonarsi alle baldorie carnascialesche; un uomo raffigurante il dio agghindato con grappoli d’uva, sfilava su un carro trainato da buoi. Tutt’intorno erano schiamazzi, canti, balli e scherzi. Tutti i principi formali venivano sovvertiti. Tanto che il poeta Orazio (65-8 a.C.) definì i sipontini “molli e ballerini”. “Semel in anno licet insanire”, era lo spirito imperante. Una testimonianza di quei baccanali viene riconosciuta nel busto di una baccante rinvenuto nel 1895 nell’area archeologica di Siponto e conservato in Municipio.

NEL TEMPO, e sono trascorsi oltre due mila anni, le cose pare non siano cambiate granché. Naturalmente ogni epoca attraversata ci ha lasciato del suo. Ma lo spirito, le finalità e per tanti aspetti le modalità di quei giorni di carnevale, sono rimasti quelli della Siponto antica. Il Carnevale come parte integrante del DNA tramandato di generazione in generazione nei popoli che si sono avvicendati sulle rive all’ombra del Gargano bagnate dall’Adriatico. Non lo hanno scalfito distruzioni epocali, guerre tremende, carestie laceranti, epidemie violente: è risorto sempre più agguerrito a imporre la legge della vita.

ANCHE questa Settantesima edizione viene da una serie di rovesci come la pandemia del Covid e i gravi problemi nel governo della città. L’organizzazione in extremis del Carnevale 2024 è una forma di forte e decisa reazione alle avversità susseguitesi, che va anche oltre il Carnevale stesso. E non a caso lo slogan distintivo è “70 punto e accapo”. L’input risolutivo è venuto da una intesa tra Comune rappresentato dalla Commissaria prefettizia Rachele Grandolfo, e “Pro Loco” presieduta da Francesco Schiavone. È bastata una scintilla che si è riacceso il fuoco, la passione, il vigore in nome di “Zè Peppe” la maschera sintesi del Carnevale di Manfredonia. Il contagio è stato immediato e, superando le difficoltà del breve tempo a disposizione, si è attivata la grande e complessa macchina organizzativa delle varie e diverse rappresentazioni del Carnevale.

  LA SFILATA delle Meraviglie, una marea di ragazzi delle scuole primarie splendidi interpreti di temi fantasiosi, seguite dai gruppi di maschere, ha inaugurato domenica 11 il Carnevale di Manfredonia. Una giornata piena e varia di attrazioni e momenti di svago. In corso Manfredi il Cafè des Artistes, si balla con Toni Nardi Dj Ser; in Piazza del Popolo sagra della farrata, scagliozzi e pettole. Al pomeriggio (h16) Caccia alla maschera con epicentro Largo Diomede; mentre alle 16,30 il Museo nazionale archeologico del Castello manfredino, laboratorio di cartapesta per bambini; alle 17 in Piazza del Popolo spettacoli vari, giochi e balli. Al LUC originale mostra del Carnevale d’altri tempi: fotografie, video, costumi del carnevale, manufatti in cartapesta; mentre la Galleria “Novecento” espone vignette del carnevale a cura di Paolo Riccardi.

  Il Carnevale prosegue martedì 13 al Largo Diomede esibizione artistica dei Gruppi di maschere. Giovedì pomeriggio, alle 17,30, nel salone del LUC, 61esimo Veglioncino dei bambini: una cascata di maschere strepitose create dalle mamme. Lo spettacolo sarà completato da giocolieri e artisti di strada. Sabato 17 il Carnevale accende le sue luci per la “Notte colorata del Carnevale” con sfilata delle Meraviglie e Gruppi di maschere, spettacoli musicali, animazioni, degustazioni delle specialità tipiche del Carnevale.

  Ma è un programma in progress: si arricchisce man mano che si fanno avanti volontari. C’è da aspettarsi delle sorprese. Magari qualche… scherzo di carnevale.

Michele Apollonio

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