Alberobello si candida a “Capitale italiana della Cultura 2027”. La Città dei Trulli è capofila con Polignano, Castellana Grotte e Noci

Alberobello Pietramadre” è il nome dato alla candidatura di Alberobello a ‘Capitale italiana della Cultura 2027’ come capofila di un territorio compos

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Alberobello Pietramadre” è il nome dato alla candidatura di Alberobello a ‘Capitale italiana della Cultura 2027’ come capofila di un territorio composto dai Comuni di Alberobello, Polignano a Mare, Castellana Grotte e Noci.

Il concept, ideato dall’architetto Marco Piva insieme alla Gemanco Design, nasce da una recente sinergia tra la firma dell’architettura internazionale e le Amministrazioni dei Comuni coinvolti, e sarà presentato lunedì 5 febbraio alle 15.40 nella sala conferenze dello stand della Regione Puglia alla Borsa internazionale del Turismo (Bit).

Alberobello, foto da Facebook "In Puglia"

Pietramadre è il progetto di candidatura di un territorio che rivela la purezza delle sue forme geometriche e austere, dei suoi scorci inaspettati e mozzafiato, dei suoi paesaggi bucolici e secolari, stratificato “casa per casa, vicolo per vicolo” (cfr.Pasolini) in un’architettura fossile e incorrotta scolpita nella pietra dall’opera divina della natura o dalla sapienza delle arti umane.

Pietramadre è l’unico elemento in grado al suo stato naturale di fermare il tempo in un preciso anno o secolo, di resistervi, di conservare e di generare bellezza eterna. Pietramadre traccia un perimetro perfetto e sorprendente che risale dal mare alla valle, custodisce misteri sotterranei scolpiti dalla natura e leggendarie architetture modellate dalla civiltà, rivela nuove prospettive di circolarità culturale in un gioco a specchio in cui il sotto genera il sopra nello scorrere infinito del tempo: un tempo limpido. Un tempo liquido ma cristallizzato nella pietra.

In questo percorso straordinario, la Pietra racconta un modo di essere, un modo di pensare e un modo di vivere di una terra che non ha mai costruito mura di cinta per dividere ma solo muretti a secco per guidare e preservare: la Pietramadre che accoglie, protegge e accompagna lungo percorsi millenari di vita e cultura e che disegna ponti, cammini e imprevedibili scambi tra quei territori le cui culture sono indissolubilmente intrecciate da millenni di storia e che decidono, insieme, di continuare a tracciare nuovi percorsi di crescita e sviluppo.Alberobello, patrimonio Unesco dal 1996, è dunque il capofila di una candidatura ambiziosa che intreccia sinergicamente le forze con Castellana Grotte, Polignano a Mare e Noci per trasformare alcuni tra i più importanti attrattori turistici, gastronomici e artigianali in attivatori culturali dell’intero territorio. Un percorso di sostenibilità e circolarità culturale: cultura che genera cultura riversandola sul territorio attraverso la bellezza austera e selvaggia della Pietra declinata nel tempo e nello spazio.

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