Carabinieri ed ispettori territoriali Civilis ripuliscono il torrente Candelaro da 35 carcasse di auto

In tutto, sono state 35 le carcasse di autovetture nuove rubate, cannibalizzate e bruciate (nella foto), costituenti rifiuto speciale, rinvenute in un

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In tutto, sono state 35 le carcasse di autovetture nuove rubate, cannibalizzate e bruciate (nella foto), costituenti rifiuto speciale, rinvenute in una grossa buca all’esterno del torrente Candelaro nella periferia nord di Foggia adiacente la S.S. 673 dopo l’Azienda Agricola SS. Apostoli, divenuta una vera e propria “discarica a cielo aperto”, vicino a terreni agricoli, avvertiti al 112 dagli Ispettori Ambientali Territoriali Corpo Volontari CIVILIS del Comandante Giuseppe Marasco con il tenente Lino Murgo per cui i Carabinieri di Foggia stanno procedendo, all’immediata rimozione e conferimento ad una società autorizzata per lo smaltimento, quelle non identificabili, mentre quelle con numero telaio o targhe andranno alla custodia giudiziaria.

Proseguono gli accertamenti al fine di rintracciare i proprietari dei veicoli, responsabili di abbandono e gestione illecita di rifiuti speciali.

I veicoli abbandonati, determinano un elevato inquinamento ambientale per la presenza di metalli, gomme, plastiche, pneumatici, batterie, vetri, grassi motore, olii esausti, carburanti e lubrificanti che, esposti nel tempo agli agenti atmosferici, si riversano nell’ambiente circostante, fuoriescono e penetrano nel terreno.

Nel caso di veicoli fuori uso, i proprietari hanno l’obbligo di provvedere alla rottamazione conferendo il mezzo a un centro di raccolta autorizzato, direttamente o tramite soggetto autorizzato e alla cancellazione del veicolo dal Pra.

L’abbandono incontrollato di un’auto di proprietà integra il reato di cui all’art. 6, comma 1, lett. a) del D.L. n. 172/2008, convertito in L. n. 210/2008, in quanto il mezzo è da considerare come rifiuto speciale pericoloso in relazione agli oli contenuti. E’ quanto emerge dalla sentenza della Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione del 9 settembre 2019, n. 37351

“La Domanda che occorre porci – rileva il Comandante MARASCO – è: quanti altri luoghi più o meno nascosti sono invasi da rifiuti di ogni genere soprattutto carcasse di auto depositati da gente senza scrupoli, che costituiscono un grave attentato alla natura al territorio di capitanata e alla sicurezza pubblica? “

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