Nel primo trimestre 2024 giù del 10,8% le bollette elettriche

Il prezzo della luce torna a scendere. Lo comunica Arera, l’Autority per l’energia, che ha fatto sapere che per la famiglia tipo in tutela la bolletta

Smart working contro caro energia, la proposta
Il Coronavirus non si ferma, 76 nuovi contagiati in Puglia (12 in provincia di Foggia).
Coronavirus, Emiliano convoca con urgenza sindaci e presidenti di provincia: “Incentivare lo smartworking ovunque sia possibile”

Il prezzo della luce torna a scendere. Lo comunica Arera, l’Autority per l’energia, che ha fatto sapere che per la famiglia tipo in tutela la bolletta elettrica sarà in calo del 10,8% nel primo trimestre 2024.

Bollette elettriche giù del 10,8% nel primo trimestre 2024: i risparmi per le famiglie e le incognite

«Sul finire dell’anno, le tensioni in Medio Oriente hanno interrotto il trend in discesa dei prezzi delle materie prime energetiche, tra cui il petrolio e il gas naturale. La domanda di gas si mantiene contenuta e il livello degli stoccaggi europei resta di poco inferiore al 90% della capacità disponibile – fa sapere l’Autority in un comunicato -. Inoltre, la contrazione dei consumi di gas soprattutto nel settore termoelettrico, principalmente dovuta alla ripresa della generazione del parco nucleare francese e al contributo della produzione da fonti rinnovabili, ha favorito nel trimestre in corso il ribasso del prezzo dell’energia elettrica (PUN) che, secondo le stime, nel primo trimestre del 2024 è atteso su valori intorno ai 114 €/MWh».Le associazioni di consumatori parlano di «buona notizia». Per l’Unione Nazionale Consumatori «il calo dimostra come il mercato tutelato, grazie al ruolo di Arera e Acquirente Unico, riesce a svolgere un ruolo importante per ridurre i prezzi o, in altri periodi, per contenere gli aumenti».

Quant’è il risparmio
Secondo l’Autority, in termini di effetti finali la spesa per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° aprile 2023 e il 31 marzo 2024) sarà di circa 684 euro, vale a dire il -50% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2022- 31 marzo 2023).

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, se per una famiglia tipo in tutela il -10,8% significa spendere 82 euro in meno su base annua, 82,35 per la precisione, la spesa totale nel 2024 (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) resta comunque alta e arriva a 681 euro, che sommati ai 1467 del gas, determinano una stangata complessiva pari a 2148 euro.

Se il prezzo della luce scende del 10,8% rispetto a quello attuale e del 52,5% rispetto a gennaio 2023, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con gennaio 2021, il rialzo è ancora astronomico: +25,8%. Rispetto poi alla spesa complessiva del 2020, pari a 485 euro, ora si pagheranno ben 196 euro in più, +40,5% per cento.

Anche Assoutenti calcola un risparmio da 82,5 euro annui a famiglia ma rispetto al 2021 segnala tariffe più alte del 25,7%. Sul 2020 si arriva a un +28,3%.

Le incognite
«La riduzione delle tariffe della luce è senza dubbio una buona notizia per i consumatori Italiani, ma sul settore dell’energia regnano ancora pesanti incognite legate alla fine del mercato tutelato». Lo afferma il Codacons commentando l’aggiornamento tariffario deciso oggi da Arera. «Il calo dei prezzi della luce determinerà un risparmio da circa 82,5 su base annua a famiglia, ma a partire da luglio gli italiani potrebbero andare incontro ad una pesante stangata legata alla fine del mercato tutelato dell’energia elettrica – spiega il Codacons – Le tariffe inoltre dal 1° gennaio 2024 continueranno ad essere sensibilmente più elevate rispetto al periodo pre-crisi, al punto che la spesa media sarà più alta di +151 euro su base annua a nucleo familiare rispetto al primo trimestre del 2020». «Continuiamo a ribadire la necessità di prorogare il mercato tutelato sia per il gas che per l’energia elettrica, e questo perché i prezzi sui mercati internazionali sono ancora eccessivamente volatili – afferma il presidente Carlo Rienzi – Il rischio è quello di una nuova impennata delle tariffe durante il 2024 sfruttando il caos che si determinerà con il passaggio obbligato al mercato libero».

Analoga richiesta anche dall’Unc: «Il Governo fa ancora in tempo a inserire nel decreto Milleproroghe la proroga del mercato tutelato per tutto il prossimo anno, o perlomeno a equipararne la scadenza al 1° luglio 2024, dato che la distanza di 6 mesi tra la fine della luce e quella del gas, prevista tra appena 13 giorni, è assurda e crea solo confusione. Manca ancora la campagna informativa per spiegare ai consumatori che non è vero che resteranno senza luce e gas se non sceglieranno un nuovo fornitore, come invece fanno credere alcuni operatori disonesti e non si è risolto il problema dei vulnerabili che non saranno tutelati se risiedono in un condominio con impianto di riscaldamento centralizzato. Urge, infine, il rinnovo degli ultimi sconti rimasti del Governo Draghi, quelli sul gas, ossia azzeramento degli oneri generali e Iva al 5%, altrimenti saranno guai seri per gli italiani” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori».

COMMENTI

WORDPRESS: 0