Ceneri, l’apertura del Vaticano: “Sì a una parte conservata in luogo significativo per il defunto”

Apertura del Vaticano sulla conservazione di "una minima parte" delle ceneri dei defunti "in un luogo significativo" per la sua storia. Il via libera

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Apertura del Vaticano sulla conservazione di “una minima parte” delle ceneri dei defunti “in un luogo significativo” per la sua storia. Il via libera è arrivato attraverso il dicastero per la Dottrina della Fede presieduto dal card. Fernandez, con l’ok del Papa.

Urna cineraria -

L’ex Sant’Uffizio rispondendo a un quesito posto dall’arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi, ha affermato che pur escludendo “ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista e che le ceneri del defunto siano conservate in un luogo sacro, l’autorità ecclesiastica, nel rispetto delle vigenti norme civili, può prendere in considerazione e valutare la richiesta da parte di una famiglia di conservare debitamente una minima parte delle ceneri di un loro congiunto in un luogo significativo per la storia del defunto”.

Il dicastero vaticano ha inoltre spiegato che “è possibile predisporre un luogo sacro, definito e permanente, per l’accumulo commisto e la conservazione delle ceneri dei battezzati defunti, indicando per ciascuno i dati anagrafici per non disperdere la memoria nominale”.

Nel dettaglio, il cardinale Zuppi, nella lettera al dicastero per la Dottrina della Fede spiegava di aver costituito nella Diocesi di Bologna una Commissione, allo scopo di dare una risposta cristiana a vari problemi che derivano dal moltiplicarsi della scelta di cremare i defunti e disperdere le loro ceneri in natura. Lo scopo è anche quello di non far prevalere i motivi economici, suggeriti dal minor costo della dispersione, e dare indicazione per la destinazione delle ceneri, una volta scaduti i termini per la loro conservazione.

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