Cresce la spesa per i regali di Natale in Puglia

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«Cresce la spesa per i regali di Natale in Puglia e Basilicata»

Lungo lo Stivale, in media, secondo l’ufficio studi di Confcommercio sarà un Natale più ricco. Ma, se approfondisce l’analisi e si interrogano i territori, si scoprono grandi differenze. In Puglia , per esempio, c’è un solido  ottimismo a Bari . Molti sono i fattori che contano. I presidenti provinciali dell’organizzazione sottolineano sia la dimensione economica (vocazione turistica o meno di un’area), sia quella sociale (la presenza di molti anziani poco abbienti).

Stando a Confcommercio, la spesa media pro capite per i doni è di 186 euro, a fronte dei 165 dell’anno scorso. Circa il “sentimento”, però, l’organizzazione rileva come è ai minimi degli ultimi 15 anni la propensione degli italiani a fare i regali di Natale quest’anno, nel senso che solo il 40,1% la considera una spesa piacevole toccando il livello più basso dal 2009 quando la percentuale era del 48,1%.

«L’Italia arriva all’attuale rallentamento in ottima salute», dice il direttore dell’ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella. La congiuntura peggiora, secondo la sua analisi, che prevede una crescita dello 0,8% quest’anno e dello 0,9% nel 2024, ma agosto e settembre sono stati il bimestre migliore di tutti i tempi per presenze turistiche, la produzione industriale ha smesso di calare e l’occupazione cresce. Fatto 100 il Pil reale aggregato nel quarto trimestre 2019, nel terzo trimestre 2023 l’indice vale in Germania 100,3, in Francia 101,7, in Italia 103,3 e anche nel 2024 staremo sopra i livelli pre-pandemia.Il direttore del centro studi prevede, in assenza di shock, una normalizzazione dell’inflazione generalizzata nei Paesi dell’euro in primavera.

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