Protesi ortopediche, la maxi gara pugliese si riduce da 3,3 miliardi a 790 milioni di euro

Il direttore della Divisione SArPULIA di InnovaPuglia Emilia Monaco ha riferito alla Commissione sulla gara per la fornitura di protesi ortopediche e

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Il direttore della Divisione SArPULIA di InnovaPuglia Emilia Monaco ha riferito alla Commissione sulla gara per la fornitura di protesi ortopediche e dispositivi specialistici di traumatologia, materiale accessorio e correlati servizi per le aziende sanitarie regionali, al fine di capire qual è la differenza delle basi d’asta a seguito della incongruità delle base d’asta, rilevata nella prima gara, annullata dai giudici amministrativi per una sproporzione del fabbisogno, calcolato in 3 miliardi 239 mila 749 euro.La dottoressa Monaco ha riferito che a fine marzo è stato chiesto alle Asl di comunicare i fabbisogni alla luce dell’annullamento della precedente gara. Il procedimento di raccolta delle nuove indicazioni da parte di InnovaPuglia è terminato a fine maggio ed è stato condiviso con il Dipartimento salute, dando seguito al processo di validazione dei numeri pervenuti, che ha visto anche l’intervento di Aress, la quale Agenzia ha validato in quota parte.
Sui fabbisogni c’è stata una riduzione al 25% rispetto a quelli della gara indetta nel 2022. È stato deciso di dare seguito a 9 procedure di gara distinte. Al momento sono partite sei procedure, due delle quali in ordine alle protesi di ginocchio e anca, i cui termini sono stati chiusi a fine ottobre e attualmente in fase di verifica amministrativa.
Dalla nuova ricognizione dei fabbisogni è emerso, dunque, che l’importo complessivo per la fornitura di dispositivi medici, per il prossimo quadriennio è di 786 milioni 276 mila euro contro i tre miliardi e 239 milioni della gara del 2022.

La gara iniziale per l’acquisto delle protesi aveva una base d’asta per 3.239.749.560 oltre IVA. Poi fu annullata dal giudice amministrativo e in virtù di tanto avviammo un’attività conoscitiva sul calcolo del fabbisogno. Dopo numerose audizioni in Commissione, InnovaPuglia ha rideterminato il fabbisogno anche sulla base delle indicazioni del Dipartimento salute, giungendo alla pubblicazione di nove gare distinte per tipologia di dispositivi medici. Il complessivo fabbisogno per le nove gare è stato determinato in euro 786.276.707 oltre IVA. Ciò vuol dire che il fabbisogno era stato stimato in modo esagerato, cioè per euro 2.453.472.853. Ecco a cosa serve il rigore e il controllo nella spesa: ad avere le stesse prestazioni con minori costi.” Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati.

“La prima gara per i dispositivi medici fu annullata dai giudici amministrativi per un eclatante sproporzione del fabbisogno, calcolato in euro 3.239.749.560 oltre IVA.
“Scrisse il Tar, infatti, che quella spesa prevista per quattro anni era priva di giustificazione, se solo si considerava che la spesa nazionale per il 2019 era stata complessivamente di 5 miliardi di euro e in Puglia di euro 3,5milioni.
“A seguito di quell’annullamento l’assessorato e Innova Puglia si erano impegnati a riformulare il fabbisogno e pubblicare la gara entro fine giugno. Abbiamo tardato di quattro mesi, ma alla fine il risultato è arrivato“.

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