Pd Puglia a Roma per la manifestazione: la carica dei 50mila in piazza del Popolo

Grande successo, sia per la copiosa partecipazione che per il valore politico nel percorso di costruzione di una alternativa alle destre, per la

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Pd Puglia a Roma per la manifestazione: la carica dei 50mila in piazza del Popolo
Grande successo, sia per la copiosa partecipazione che per il valore politico nel percorso di costruzione di una alternativa alle destre, per la manifestazione diieri, a Piazza del Popolo a Roma organizzata dal Partito Democratico.

«Siamo orgogliosi di appartenere a questa grande comunità – riferisce il segretario PD Puglia Domenico De Santis – che sa mobilitarsi per difendere la sanità pubblica, promuovere l’attenzione per un clima che sembra ormai impazzito, per la giustizia sociale, per la libertà che solo salari degni possono dare, per un’Italia unita contro la scelleratezza dell’autonomia differenziata. Di una comunità che sa ancora riconoscersi come popolo della partecipazione a una manifestazione che oggi manda un segnale forte e chiaro al governo. Io sono particolarmente orgoglioso per la partecipazione dei tanti iscritti e militanti della mia regione, circa 2.000, che hanno voluto portare il proprio contributo per la riuscita dell’evento. Siamo numerosissimi e questo mi riempie di fiducia per il futuro e per le sfide che ci attendono a breve».

Ben 175 i pullman – di cui 26 solo dalla Puglia oltre alle circa 120 auto private – e 7 i treni speciali che hanno condotto nella capitale 50 mila persone, con 150 volontarie e volontari mobilitati. Al centro della manifestazione sanità pubblica, lavoro, diritti e cambiamento climatico. Dalle attiviste Lgbtq+, al pensionato, al giovane medico specializzando, agli attivisti del clima, passando per gli operai e per la lotta delle lavoratrici e delle donne disabili. A Piazza del Popolo, il Pd ha così riportato le istanze della sua gente.

Migliaia le bandiere dem dei 50 mila militanti accorsi alla chiamate della leader che si sono contese la piazza con quelle della pace. Tutti uniti in un solo grido contro «le discriminazioni del governo Meloni». Tanti gli interventi dal palco nella «piazza antifascista»: «Donne dimenticate. Donne considerate solo bisognose di cure e non in grado di svolgere un ruolo genitoriale. Questa è la miopia del governo che ritroviamo anche nella manovra»,dice Silvia Crutera dell’Agenzia per la Vita Indipendente. «Mi viene in mente una sola parola, Vergogna», dice la pensionata del comitato Opzione Donna Social Caterina Rinaldi. Il giovane medico specializzando di Firenze, Lorenzo Cuccoli, denuncia invece i «tagli» e l’intenzione del governo di «smantellare la sanità pubblica».

Si parla anche dei diritti Lgbtqi+, con Daniela Ghiotto e Valentina Bagnara che ricordano quello che vivono le famiglie per le trascrizioni dei figli annullate a Padova: «Se la mia compagna venisse a mancare, mia figlia sarebbe adottabile. Viviamo lo sconvolgimento totale della vita di bambine e bambini», denuncia la donna. «Chiediamo al Pd coraggio», dicono le due mamme. Sul palco dem anche Mamadou Kouassi l’uomo che che ha ispirato il regista Matteo Garrone per il film «Io Capitano», abbracciato e accolto dalla segretaria. Un appello accorato arrivato anche dai sindaci dei territori alluvionati dell’Emilia Romagna: «Noi siamo gente seria e consideriamo irricevibile l’accusa di non esserci rimboccati le maniche. Noi non dimentichiamo i ritardi del governo sui fondi, e la negazione del cambiamento climatico», denuncia la sindaca Bertinoro Jessica Allegni. In piazza con il Pd anche la scrittrice e matematica Chiara Valerio e il giornalista Paolo Berizzi che ha ricevuto uno scrosciante applauso citando il Presidente Sandro Pertini su antifascismo e Costituzione: «Non c’è libertà senza giustizia sociale». A chiudere gli interventi, prima del discorso della segretaria, la neo sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo: «Una speranza c’è, si può accarezzare, un futuro c’è». Si notano pochi i richiami alla guerra, solo alcuni attivisti in piazza con la kefiah sono entrati superando la sicurezza e nascondendo delle bandiere palestinesi, fatte sventolare sotto palco per pochi minuti.

In ogni caso il popolo Pd oggi si è riunito e si è salutato intonando Bella Ciao la canzone simbolo di «lotta e speranza antifascista».

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