Puglia «Se non paghi dico tutto a tua moglie», escort arrestata per estorsione a professionista

È una storia nata come sesso occasionale a pagamento, poi diventata una relazione sentimentale clandestina e, infine, un incubo. Vittima un profession

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È una storia nata come sesso occasionale a pagamento, poi diventata una relazione sentimentale clandestina e, infine, un incubo. Vittima un professionista barese. Presunta carnefice una giovane donna, di professione escort, finita in carcere con le accuse di estorsione e stalking.

«Se non paghi dico tutto a tua moglie», escort arrestata per estorsione a professionista barese

La relazione che si è trasformata via via in una persecuzione, tanto da costringere l’uomo a denunciare la giovane donna, è durata quasi due anni. Lui l’aveva conosciuta come escort e nei mesi di occasionale frequentazione l’aveva presa a cuore, aiutando lei – che diceva di voler smettere di prostituirsi – e anche la sua famiglia, di origine straniera e abbandonata da un padre violento. Le richieste di aiuto, soldi e gioielli, sono diventate pretese e quando lui, stanco delle continue pressanti pretese, ha iniziato a dire no, sarebbe iniziato il ricatto di rendere nota la relazione, anche alla famiglia di lui. Un tira e molla fatto di richieste e minacce durato mesi. Lui l’aveva assecondata, dapprima perché le aveva creduto e voleva aiutarla a venir fuori da quella vita, ad allontanarsi dal giro della prostituzione, anche trovandole un lavoro onesto, poi per evitare conseguenze peggiori.

Sino a quando, qualche settimana fa, le richieste, le pretese e le minacce verbali sarebbero diventate minacce fisiche. Lei sarebbe diventata aggressiva fino a quando è venuta a Bari, dalla città nel nord dove abitava con la madre, per passare alle vie di fatto. Una volta giunta nel capoluogo pugliese, infatti, sarebbe diventata ancora più insistente, minacciando infine di commettere un atto violento e inviando alla vittima le foto di un taglierino, un accendino e una bottiglia contenente benzina. Oggetti che le forze dell’ordine le hanno trovato addosso quando, dopo la denuncia del professionista, l’hanno rintracciata e arrestata in flagranza. La giovane donna, 30enne, è finita così in carcere per i reati di estorsione e stalking. La misura cautelare è stata convalidata perché quella contestata alla indagata è stata ritenuta una vera e propria escalation di intimidazioni, che potevano mettere seriamente a rischio l’incolumità dell’uomo e della sua famiglia, sotto tutti i punti di vista. Dopo alcune settimane di detenzione, il Riesame le ha concesso gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in una città lontana da Bari e dalla Puglia, con esplicito divieto (altrimenti tornerà in cella) di comunicare in qualsiasi modo con l’uomo.L’indagine, coordinata dalla Procura di Bari, è tuttora in corso e dovrà accertare tutte le presunte minacce e le ingiuste pretese della donna, oltre alle eventuali complicità di cui ha goduto sino a quando è stata arrestata in flagranza, confermando i timori della vittima.

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