Emergenza cinghiali sul Gargano, individuati i selecontrollori ma per la svolta occorre attendere: “Si procede a rilento

Piccoli progressi, ma per la svolta occorrerà ancora pazientare. L’emergenza cinghiali sul Gargano resta viva più che mai e lontana da una risoluz

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Perché i cinghiali sono in aumento - Caccia Magazine

Piccoli progressi, ma per la svolta occorrerà ancora pazientare. L’emergenza cinghiali sul Gargano resta viva più che mai e lontana da una risoluzione. Nella giornata di ieri il Prefetto di Foggia Maurizio Valiante ha convocato una nuova riunione di aggiornamento del tavolo istituzionale permanente sulla emergenza cinghiali, alla presenza dei Comuni di San Nicandro Garganico, Cagnano Varano e Lesina. “Ci si muove ancora a piccoli passi, ma per noi non è ancora abbastanza. Si procede ancora con estrema lentezza”, ha spiegato il sindaco di San Nicandro Matteo Vocale, presente all’incontro.

Rispetto alle precedenti riunioni, sono due le novità da annotare: la prima riguarda l’approvazione del disciplinare per la caccia di selezione da parte della Regione Puglia. La seconda riguarda i selecontrollori lo scorso 3 luglio fu indetta la selezione pubblica per la manifestazione di interesse alla partecipazione alla costituzione dell’Albo dei ‘Coadiutori ai piani di controllo della specie sus scrofa (cinghiale) del Parco Nazionale del Gargano’. Alla procedura hanno risposto in 48, che nel prossimo mese di gennaio dovranno sostenere il corso (una full immersion di 4 giorni), propedeutico all’avvio della attività di caccia di controllo all’interno del territorio del Parco.

I tre Comuni hanno sollecitato una accelerazione delle varie procedure, come quella della zonizzazione, che fa capo alle Atc (Ambito territoriale di Caccia) per le quali si registrano dei ritardi: “Purtroppo alla velocità con la quale il problema aumenta, non corrisponde un medesimo ritmo nella applicazione delle contromisure”, ha aggiunto Vocale. Sui selecontrollori, inoltre, il sindaco di San Nicandro ha anche proposto che i nomi degli operatori vengano comunicati ai Comuni in base alla competenza territoriale, così da consentire – in caso di segnalazione dei cinghiali – che il selecontrollore venga ingaggiato direttamente, snellendo quindi ulteriormente la procedura.Al Prefetto, i rappresentanti delle Amministrazioni hanno chiesto che i Comuni siano informati periodicamente sullo stato d’arte: “Abbiamo chiesto al Prefetto di raccordare le informazioni per poi trasferirle ai Comuni, in modo tale che i sindaci possano sapere di settimana in settimana ciò che è stato fatto e ciò che resta ancora da fare”, ha spiegato Vocale. Richiesta che la Prefettura ha accolto favorevolmente, facendosi carico di acquisire informazioni periodiche e di veicolarle alle Amministrazioni interessate.

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