Grave episodio nel Foggiano: giornalista aggredito e minacciato di morte

Attimi di paura ieri mattina 8 settembre, intorno alle 12, a Rignano Garganico: Angelo Del Vecchio, infermiere, giornalista e direttore responsabile d

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Attimi di paura ieri mattina 8 settembre, intorno alle 12, a Rignano Garganico: Angelo Del Vecchio, infermiere, giornalista e direttore responsabile di RignanoNews, è stato aggredito davanti alla sede del Cup, verosimilmente per la questione del chiosco allestito sul belvedere del più piccolo Comune della Montagna del Sole (che sarebbe stato oggetto di un sopralluogo dei tecnici della prevenzione della Asl Foggia), per la quale, nei giorni scorsi, erano state rivolte una serie di accuse per nulla velate all’indirizzo del sindaco, da parte di un sedicente movimento politico locale, pubblicatate e poi cancellate da alcuni organi di stampa.

L’interessamento di Angelo Del Vecchio sulla vicenda, unito al clima incandescente che si respira nel borgo da più di un anno, e, quindi, l’evolversi della vicenda chiosco, avrebbero scatenato l’ira di un familiare del gestore dell’attività, che ieri mattina, dopo esser sceso da un furgone, avrebbe dapprima redarguito con toni duri e perentori il giornalista, minacciandolo di morte – “Hai rovinato la mia famiglia, ti uccido” – e poi brandito una mazza di legno raccolta a terra nei confronti della vittima, che tuttavia è riuscito a rifugiarsi nel Cup.

Rientrato a casa, evidentemente spaventato dall’accaduto, Angelo Del Vecchio ha accusato un malore ed è corso in pronto soccorso a San Marco in Lamis. Al vaglio dei carabinieri, che hanno avviato le indagini e sentito in caserma il collega, le telecamere dell’impianto di videosorveglianza del Comune, che potrebbero aver ripreso il grave accadimento. All’episodio avrebbero assistito alcuni operai di un cantiere e un anziano signore.

L’infermiere-giornalista avrebbe già subito minacce e atti intimidatori. Nei giorni precedenti all’aggressione, del clima di guerriglia che si respira in città, erano stati messi al corrente i carabinieri del comando provinciale e la Prefettura di Foggia.

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