Autorità Idrica Pugliese, 27milioni di investimento per la depurazione con il biogas, Manfredonia c’è

L’Autorità Idrica Pugliese nella scorsa seduta del Consiglio Direttivo ha approvato il Progetto Cogenerazione – Implementazione di sistema di cogenera

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L’Autorità Idrica Pugliese nella scorsa seduta del Consiglio Direttivo ha approvato il Progetto Cogenerazione – Implementazione di sistema di cogenerazione mediante utilizzo del biogas presso gli impianti di depurazione con digestione anaerobica dei fanghi del valore di 27.450.000,00 di euro.

Il Presidente Antonio Matarrelli afferma: “Un investimento importante che nasce dalla condivisione delle impostazioni adottate da ARERA, che mira a garantire progressivi miglioramenti in un’ottica di sostenibilità ambientale delle attività gestite, facendo ricorso a tecnologie innovative che aumentino il grado di affidabilità e di sicurezza delle infrastrutture, ad elevata efficienza energetica e con un impatto ambientale minimo. Il trattamento dei fanghi di depurazione è un processo complesso che prevede diverse fasi per rendere i fanghi idonei alla successiva gestione e smaltimento. I fanghi di depurazione sono la frazione di materia solida contenuta nelle acque reflue urbane ed extraurbane che viene rimossa negli impianti di depurazione durante i vari trattamenti depurativi. I fanghi di depurazione sono classificati come rifiuti e devono essere trattati come tali sia per la notevole quantità che per lo smaltimento degli stessi imposti per legge.

Le stesse Regioni sono state chiamate a pianificare la gestione dei fanghi da depurazione all’interno del proprio territorio dando priorità alladestinazione agricola per il loro utilizzo o smaltimento. E’ prevista la realizzazione di un sistema di cogenerazione mediante il biogas prodotto dal processo di digestione anaerobica dei fanghi di depurazione presso un primo gruppo di impianti di depurazione, al momento individuati nei seguenti siti: ManfredoniaCerignola, Andria, Barletta, Bisceglie, Molfetta, Mola di Bari, Monopoli, Ostuni, Carovigno consortile, Brindisi Fiume Grande, Copertino, Lecce, Maglie, Gallipoli, Nardò, San Cesario di Lecce, ma suscettibili di variazione/integrazione”.

Il fatto che un materiale di scarto possa produrre energia ci fa comprendere l’importanza enorme del progetto approvato da A.I.P., perché, non solo si abbatteranno i costi di gestione degli stessi (smaltiti in discariche o inceneritori) con vantaggi quindi anche per le bollette dei cittadini ma anche la possibilità di recuperare dai fanghi , materiali ad alto valore sostenibile e rinnovabile.Le stesse Regioni sono state chiamate a pianificare la gestione dei fanghi da depurazione all’interno del proprio territorio dando priorità alla destinazione agricola per il loro utilizzo o smaltimento.

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