Puglia,Ampliamento pista Porsche , i proprietari dei terreni dicono no agli espropri

Scatta la protesta contro il progetto di ampliamento della pista di collaudo "Nardo' Technical Center" (NTC), articolazione di Porsche Engineering

Deposito Gpl, ‘Coord. sviluppo territorio': “In piazza contro l’installazione”
Giornata mondiale dell’ictus, a San Giovanni Rotondo una giornata di sensibilizzazione
IL RAGAZZINO CON LA PELLE RICOPERTA DI SQUAME (1944)

Ampliamento pista Porsche di Nardò, i proprietari dei terreni dicono no agli espropri

Scatta la protesta contro il progetto di ampliamento della pista di collaudo “Nardo’ Technical Center” (NTC), articolazione di Porsche Engineering Group GmbH, da parte delle aziende agricole i cui terreni sono stati posti sotto procedura di esproprio per pubblica utilita’ nell’ambito del programma di potenziamento del centro prove salentino. Gli imprenditori locali hanno promosso un’azione legale finalizzata ad impugnare gli atti attraverso i quali si e’ giunti alla notifica degli espropri. Il piano di sviluppo di NTC, approvato a suo tempo dalla Regione Puglia ed inserito in un apposito accordo di programma, prevede l’esproprio di 351 ettari di terreni appartenenti a 134 privati, parte dei quali conducono attivita’ produttive, in particolare aziende agricole. Tra le imprese che dovrebbero cedere i propri terrenti c’e’ anche una grossa azienda casearia che possiede circa 700 capi di bestiame. Il titolare dell’attivita’, Carlo Castellaneta, si oppone all’esproprio e spiega: “Se ci dovessero togliere, come previsto, una ventina di ettari di terreno ci metterebbero in ginocchio. Pertanto sono pronto a consegnare al presidente della Regione, Michele Emiliano, le chiavi dell’azienda. Siamo in tanti a protestare contro questo metodo che ci priva delle nostre proprieta’ anche se non non vogliamo vendere”. Il progetto di NTC prevede, tra l’altro, la costruzione di altre nove piste (attualmente sono 12), edifici tecnici e amministrativi, una mensa, un parcheggio, un nuovo centro di logista e manutenzione, una stazione di servizio, un centro di valutazione e check-in, un centro medico. Le opere sorgeranno nella proprieta’ di NTC, ma la conseguente incidenza negativa sui suoli, con depauperamento di risorse ambientali, comportera’ massicci interventi di compensazione, attraverso riforestazioni, da eseguirsi sui terreni privati sottoposti a procedura di esproprio per pubblica utilita’.A rendere possibile l’utilizzo di tale strumento e’ la delibera 53 del 31 gennaio 2022, con cui la giunta regionale dispose di “dichiarare il rilevante interesse pubblico del Piano di sviluppo di Nardo’ Technical Center” e di “promuovere il percorso amministrativo per la sottoscrizione di un accordo di programma”. Il complesso delle opere di compensazione interessera’ una superficie di 507,4 ettari. 

COMMENTI

WORDPRESS: 0