Bollette, verso la fine della maggior tutela: ecco cosa succede a chi non migra nel mercato libero

Il giorno da cerchiare in rosso sul calendario per le bollette dell’elettricità è il 10 gennaio 2024: per quella data, infatti, per effetto delle deci

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Il giorno da cerchiare in rosso sul calendario per le bollette dell’elettricità è il 10 gennaio 2024: per quella data, infatti, per effetto delle decisioni adottate dal governo, cesserà il mercato tutelato per tutti i clienti domestici, vale a dire quello in cui le condizioni economiche (prezzo) e contrattuali sono definite dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera), presieduta da Stefano Besseghini. Ma cosa succede a chi, entro quella scadenza, non sarà migrato sul mercato libero, cioè quello in cui le condizioni sono fissate dagli operatori? Ecco alcune cose da sapere per evitare spiacevoli sorprese.

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1) C’è un obbligo immediato di passaggio al mercato libero?

Falso. Non c’è alcun obbligo di passare da subito verso il mercato libero, ma è bene prepararsi a una scelta consapevole e sapere cosa succederà se si arriverà a gennaio del prossimo anno senza aver migrato.

2) La fornitura sarà interrotta in caso di mancata scelta?

Falso. Entro quella data, in caso di mancata scelta, verrà assegnato il servizio a tutele graduali ai clienti domestici che in quel momento non avessero ancora scelto un fornitore del mercato libero, garantendo la continuità della fornitura.

3) Cosa succederà al mio contratto dopo il 10 gennaio 2024?

L’Arera sta lavorando a definire i meccanismi della transizione. Come detto, coloro che, alla cessazione della tutela, non saranno già migrati sul mercato libero saranno assegnati, al servizio a tutele graduale.

4) Come saranno selezionati gli operatori?

L’Arera ha approvato a inizio agosto una delibera in base alla quale si stabilisce che per la selezione degli operatori chiamati a fornire il servizio tutele graduali ai clienti non vulnerabili, per ciascuna delle 26 aree territoriali in cui è stata divisa l’Italia si terranno delle aste con un sistema a turno unico, a busta chiusa, simultaneo per tutte le aree. Ciascuna area ha numero di clienti medio di 220mila unità. Gli operatori che parteciperanno alle aste dovranno rispettare rigidi requisiti di solidità economico-finanziaria, gestionale ed operativa e potranno vedersi assegnate massimo il 30% delle aree. Si potrà ricorrere ad un’asta di “riparazione” per le zone rimaste non assegnate.

5) Quanto durerà il servizio a tutele graduali?

Il periodo di assegnazione del Stg, che scatterà per i clienti non vulnerabili dal 1° aprile 2024, sarà di 4 anni al massimo e dal 1° aprile 2027 diverrà solo servizio di ultima istanza .per i domestici non vulnerabili, per le Pmi e le microimprese.

6) Che tipo di prezzo sarà applicato in questa fase?

Il prezzo applicato ai clienti finali Stg sarà unico in tutto il Paese, con un sistema di
perequazione per i venditori e verranno applicate condizioni contrattuali simili a quelle delle offerte Placet. In questo tipo di offerte, le condizioni economiche (prezzo) sono liberamente decise dal venditore e rinnovate ogni 12 mesi, la struttura di prezzo è stabilita dall’Autorità e inderogabile come le condizioni contrattuali (ad esempio garanzie, rateizzazione). Il venditore che fornisce il cliente nell’ambito della maggior tutela dovrà allegare ad almeno due bollette (tra settembre 2023 e marzo 2024) una specifica informativa, distinguendo tra clienti vulnerabili e clienti non vulnerabili. Ai non vulnerabili, si dovrà poi dare evidenza del cambio verso il fornitore del Stg selezionato tramite asta.

7) Cosa accadrà in vista della fine del Stg?

Il percorso tratteggiato da governo e Arera stabilisce che, almeno a partire dai sei mesi antecedenti la scadenza del periodo, l’esercente selezionato tramite asta dovrà informare il cliente di tale scadenza, del diritto di scegliere un altro fornitore nel libero mercato o una qualsiasi offerta di mercato libero del medesimo esercente.

8) In assenza di una scelta espressa si corre qualche rischio?

In mancanza di una scelta espressa, il cliente resterà con lo stesso fornitore «sulla base della propria offerta di mercato libero più favorevole» (meccanismo di opt-out). Il consumatore ha comunque tutti gli strumenti per operare un passaggio informato al mercato libero. Strumenti, vale la pena di ricordarlo, messi a disposizione dall’Arera, a cominciare dal portale offerte (www.ilportaleofferte.it), previsto dalla legge sulla concorrenza.

9) Cos’è il portale offerte?

Il portale è l’unico comparatore pubblico che consente a clienti domestici, famiglie e piccole imprese di confrontare e scegliere in modo immediato, chiaro e gratuito le offerte di elettricità e gas. La piattaforma mette a disposizione un motore di ricerca di semplice utilizzo e fornisce informazioni su funzionamento ed evoluzioni attese dei mercati dell’energia elettrica e del gas.Il portale offerte è voluto dall’Arera.

10) Cosa succederà ai clienti non vulnerabili?

Questa tipologia di utenti (tra cui rientrano, tra l’altro, coloro che versano in condizioni economicamente svantaggiate o in gravi condizioni di salute tale da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medicali salvavita, o ancora gli over 75), rimarrà invece transitoriamente rifornita nell’ambito dell’attuale servizio di maggior tutela (per un periodo che non supererà però il 31 marzo 2027). Sarà poi l’Arera a precisare via via i termini del passaggio al mercato libero anche per questo segmento.

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