Cgia, in Italia in 10 anni ‘persi’ 325mila artigiani

In Veneto 37.500 artigiani in meno in dieci anni: -19,1 per cento. Quasi 196mila nel 2012, l'anno scorso scesi a quota 158.403. A Rovigo (-26, 3%),

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In Veneto 37.500 artigiani in meno in dieci anni: -19,1 per cento. Quasi 196mila nel 2012, l’anno scorso scesi a quota 158.403.

A Rovigo (-26, 3%), Verona(-23,2%) e Belluno (-20,2%) le flessioni più importanti. Solo Treviso con il -16 e Venezia con il -16,5% registrano contrazioni più contenute della media nazionale che si è attestata al -17,4. È quanto emerge da un’analisi della Cgia di Mestre su dati Inps.

Crollo artigiani in Italia, estetisti e tatuatori scalzano calzolai e  falegnami - Sicilia Report

Il rapporto della Cgia

Un trend che ha ripercussioni anche sul paesaggio urbano. “Quasi introvabili – spiega l’ufficio studi – le botteghe di calzolai, corniciai, fabbri, falegnami, fotografi, lavasecco, orologiai, pellettieri, riparatori di elettrodomestici, sarti, tappezzieri. In espansione invece il settore del benessere con parrucchieri, estetisti, tatuatori, e le professioni legate all’informatica come sistemisti, addetti al web marketing, video maker ed esperti in social media.”

L’aumento di queste attività è però insufficiente a compensare il numero delle chiusure presenti nell’artigianato storico, che non riesce ad avere un ricambio generazionale: giovani poco interessati a raccogliere il testimone da chi ha esercitato la professione per tanti anni e decide di abbassare la serranda.

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