Nel Foggiano uno dei cieli più stellati d’Europa. Anche dall’Islanda per ammirare la Via Lattea

L’osservazione del cielo come prodotto turistico da sviluppare nei territori rurali della provincia di Foggia. Alla vigilia della notte di San Lor

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La Via Lattea è ​più estesa del previsto e fatta per la maggior parte di  materia oscura

L’osservazione del cielo come prodotto turistico da sviluppare nei territori rurali della provincia di Foggia. Alla vigilia della notte di San Lorenzo, la Capitanata offre un’altra grande opportunità per attirare turisti in zone poco frequentate come nelle valli e sui pendii dell’Appennino dauno. L’ambiente rurale e l’isolamento geografico sui Monti Dauni hanno contribuito a preservare il buio e la bellezza dei suoi cieli notturni. Uno dei luoghi più ricercati è il Lago Pescara, alle falde del Monte Cornacchia nei pressi di Biccari, ma anche i crinali tra Bovino e Accadia, tra Deliceto e Panni o tra Faeto e Roseto. Nei giorni scorsi è stato presentato a Lucera presso l’Urban Center dei Monti Dauni il progetto “Dark Sky Ecotourism”che vede tra i protagonisti anche Meridaunia e che ha come obiettivo quello di sostenere e promuovere una forma di turismo più immersivo, lontano dalle tipiche attrazioni turistiche affollate, ma volto alla sostenibilità ambientale e al rispetto delle comunità.Dark Sky Ecotourism – afferma l’esperto di marketing turistico Luigi Casoria – è un’area di nicchia emergente di turismo pronto a crescere, offre una forma di innovazione frugale in quanto attinge a due risorse gratuite, il cielo e la natura, due elementi che caratterizzano anche i Monti Dauni come le aree europee coinvolte nel progetto”. E ad osservare i cieli stellati della Daunia sono giunti anche dall’Islanda, come Kjartan Bollason, docente dell’Università di Holar. “Su queste montagne del Foggiano l’inquinamento luminoso non esiste, e tutte le costellazioni compresa la Via Lattea sono visibili perfettamente”.

saverio serlenga

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