Puglia, fiato sospeso per l’esercito di beneficiari del reddito di cittadinanza

La Puglia è tra le regioni dove il reddito di cittadinanza è particolarmente diffuso: sono circa 136.000 i nuclei familiari beneficiari, circa 320.000

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La Puglia è tra le regioni dove il reddito di cittadinanza è particolarmente diffuso: sono circa 136.000 i nuclei familiari beneficiari, circa 320.000 per l’esattezza le persone coinvolte, con un importo medio mensile inferiore ai 600 euro. Molti di loro, circa la metà, non hanno mai avuto contatti con i Centri per l’impiego dove un navigator avrebbe dovuto tentare di connetterli al mondo del lavoro. Ma tanti altri, quelli non «occupabili» grazie al Rdc hanno avuto la possibilità di una esistenza più dignitosa. Ecco perché la Cgil ha parlato di «bomba sociale» che potrebbe esplodere dopo la cancellazione definitiva dell’assegno voluto e introdotto dai 5 Stelle.

Preoccupata la segretaria generale Cgil Puglia Gigia Bucci che ha confermato il gran numero di telefonate giunte nelle sedi del sindacato da parte di persone che hanno ricevuto l’sms con l’annuncio della sospensione dell’assegno. «Saremo invasi da richieste di aiuto» ha detto Bucci. Sarà così per tutte le organizzazioni sindacali.

Più modesti i numeri per quanto riguarda la Basilicata. Qui nel 2022 sono stati oltre 26.000 i beneficiari, per un numero complessivo di 13.600 famiglie. La media dell’importo mensile calcolato dall’Inps è di 500 euro. Tra i lucani che beneficiano del Rdc oltre 8.000 sono stati indirizzati ai servizi per il lavoro, come ha evidenziato l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. La quasi totalità dei beneficiari ha sottoscritto un patto per il lavoro. Di questi, la metà presenta un alto rischio di disoccupazione di lunga durata.

Anche in Basilicata la Cgil è mobilitata: «È indispensabile la programmazione di un incontro urgente con il Prefetto, l’Anci, l’assessore alle attività produttive e i vertici dell’Arlab – scrivono Vincenzo Esposito, segretario generale Cgil Potenza, e Giuliana Pia Scarano, segretaria generale Fp Cgil Potenza – al fine di mettere in asse le azioni volte ad affrontare la grave emergenza che ci aspetta ed evitare che gli operatori di Cpi e Assistenti sociali, in quanto punti di prossimità con l’utenza, restino soli ad affrontare questa gravissima situazione sociale». 

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