Metro del mare… revoca

La nostra nave era ed è  pronta a partire per Manfredonia". Oggi la Provincia di Foggia ha comunicato alla società Blue Navy Ferries, che si era a

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La nostra nave era ed è  pronta a partire per Manfredonia”. Oggi la Provincia di Foggia ha comunicato alla società Blue Navy Ferries, che si era aggiudicata l’appalto del servizio di trasporto pubblico marittimo diretto relativo all’itinerario Manfredonia-Isole Tremiti, il cosiddetto metrò del mare, la revoca dell’affidamento, ma la compagnia non si arrende.

Il capitano Antonio Tortora, comandante d’armamento, smentisce che la compagnia di navigazione non disponesse di una nave. Cura gli interessi della società passata da un paio d’anni nelle mani dei figli, Irene e Andrea, “giovani e valenti imprenditori”. Blue Navy Ferries ha dato mandato ai suoi legali affinché la tutelino in tutte le sedi.  “La Provincia, non producendo il contratto per il servizio e le modalità di pagamento, ci ha comunicato l’esclusione dalla gara e l’attribuzione al secondo arrivato. Il servizio doveva partire il 14 luglio, loro ci hanno comunicato l’aggiudicazione il 15. Hanno fatto di tutto per non farci partire, ora se ne assumeranno tutta le responsabilità”.

La società, con sede legale a Roma, è una costola della BluNavy, che lui stesso ha fondato nel 2006 e che oggi opera collegamenti con l’Isola d’Elba, con la Sardegna e mini crociere nell’arcipelago toscano. Si spiega, così, anche il fatturato basso. La società madre ha partecipato alla gara come impresa ausiliaria proprio per soddisfare il requisito relativo al fatturato. “Io di appalti ne ho fatti tanti” prosegue il capitano Tortora. “Ho messo su una linea che funziona sulla Piombino-Portoferraio che fattura 13 milioni di euro. La Blue Navy è proprietaria della nave ma la noleggia e quindi i fatturati sono in capo alla società madre”.

 Dopodiché, abbiamo rifatto la gara e l’abbiamo vinta”.

L’annuncio apparso sulla rivista ‘Il Battelliere’, effettivamente, era riconducibile alla società della famiglia Tortora, e chiarisce come sono andate le cose. “Noi abbiamo questa nave di proprietà che era pronta fin dalla prima gara. Ovviamente, se mi avessero assegnato l’appalto, come doveva essere, perché la gara l’avevamo vinta noi a tutti gli effetti, avevo la nave pronta esclusivamente per Manfredonia. Essendo passati 20 giorni, io sono imprenditore e la nave l’ho impiegata dove stava lavorando. La mia nave porta 330 passeggeri, fino a 350, può arrivare a 24 nodi, ma per questioni di inquinamento e di risparmio di gasolio andiamo a 20 nodi, che è la velocità che abbiamo dichiarato. È una nave stupenda, e volevo portarci questa. Dispongo di un’altra nave equipollente, però è in Grecia. Se mi avessero affidato l’appalto la prendevo e la dirottavo a Foggia. Ovviamente, essendo passati 20 giorni per fare un’altra gara, con equipaggio e stipendi da pagare, l’ho impiegata dove lavoravo, con l’impegno che stavo trovando un’altra nave che a giugno sarebbe stata disponibile. In alta stagione diventa difficile anche trovare le navi. Ho fatto un annuncio per trovare la nave e l’ho trovata, perché non posso lasciare ora tutti gli impegni che ho in Toscana. Quindi abbiamo trovato l’altra nave, non perché non l’avevamo, come qualcuno ha insinuato facendo delle illazioni. Io qui ho un lavoro avviato, quindi abbiamo messo un annuncio per trovare una nave da impiegare in Sardegna e in Toscana

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