I conti in rosso dell’ospedale di San Pio finiscono nel ‘Dataroom’ di Milena Gabanelli

sul Corriere della sera nel Dataroom di Milena Gabanelli, in un articolo a firma della giornalista ed ex conduttrice di Report, di Mario Gervini e Sim

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sul Corriere della sera nel Dataroom di Milena Gabanelli, in un articolo a firma della giornalista ed ex conduttrice di Report, di Mario Gervini e Simona Ravizza, è stato affrontato l’argomento spinoso di Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, a partire dal passaggio di Papa Francesco dell’Angelus dell’11 luglio 2021, quando il Pontefice rimarcò il ruolo della Chiesa rispetto alle conseguenze della malagestione delle strutture sanitarie. Il riferimento, secondo Gabanelli, era al “più vaticano degli ospedali italiani”, quello fortemente voluto dal Santo di Pietrelcina fondato nel 1956.

Gli articolisti ricordano anche le dure parole che il presidente del patrimonio immobiliare e finanziario del Vaticano, mons. Nunzio Galantino, avrebbe pronunciato in una riunione riservata con i gestori dell’Opera di Padre Pio: “Occorre cambiare passo, ripristinare la credibilità e l’aspetto reputazionale, cercando la soluzione a questa vicenda che ha prodotto solo frutti amari che la Santa Sede non può permettersi”.

Per far quadrare i conti ed evitare il definitivo crac, nell’autunno scorso la Santa Sede ha inviato sul posto Gino Gumirato. Il 9 marzo, il manager veneto, nel pieno di una protesta sindacale, ha presentato il Piano Strategico 2023/25  con l’obiettivo di azzerare le perdite nel 2024 e produrre, a partire dal 2025, ricavi per 11-12 milioni di euro.

L’attuale direttore generale, prima di essere investito del prestigioso ruolo, aveva fatto parte del nucleo indipendente di valutazione composto da quattro persone che per otto mesi consecutivi aveva analizzato la situazione dell’ospedale.

Oggi l’ospedale di San Pio conta 756 posti letto, il cui tasso di occupazione dell’attuale 70% passerà al 90%. Un approccio che permetterà una riduzione graduale, da 715 a 685, fino a 620 posti letto.

Con 32.500 ricoveri e quasi un milione di prestazioni di attività ambulatoriale, la struttura – che riceve fondi dalla Regione Puglia ed è accreditata al sistema sanitario – conta 2729 dipendenti di cui 469 medici e 1269 infermieri.

Dataroom ha passato in rassegna alcuni numeri che dimostrerebbero l’incapacità di ‘Casa Sollievo della Sofferenza’ di uscire dalla terapia intensiva con 22 milioni di euro di debiti registrati nel 2022.

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Nei prossimi tre anni andranno in pensione 500 dipendenti e, laddove sarà ritenuto necessario, verranno assunti nuovi profili. Questa strategia permetterà una riduzione dei costi di 4,8 milioni nel 2023, 5,8 nel 2024 e 6,1 nel 2025. Verranno invece ridotte del 25-30% le giornate di degenza di un paziente, da 7 a 5.

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