Solstizio d’estate, in Puglia si ripete la magia: ecco dove ammirarlo

Il Solstizio d'estate è il momento esatto che, nel mese di giugno e nell'emisfero boreale, sancisce il passaggio astronomico dalla primavera alla stag

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Il Solstizio d’estate è il momento esatto che, nel mese di giugno e nell’emisfero boreale, sancisce il passaggio astronomico dalla primavera alla stagione estiva e coincide col giorno più lungo dell’anno. La data può cambiare di anno in anno, di solito oscilla tra il 20 e il 22 giugno. Quest’anno però gli esperti assicurano che avverrà, domani, mercoledì 21 giugno, alle ore 16,58. Occhi puntati al cielo quindi per ammirare uno degli spettacoli più belli dell’anno.

Il termine solstizio deriva da due termini latini: sol e sistere che in italiano significa “sole fermo”.  Nel giorno di questo evento il moto apparente della stella sulla volta celeste rallenta a tal punto da sembrare ferma nel cielo.

Sono innumerevoli i luoghi in Puglia dove in occasione del solstizio d’estate accade la magia del “sole fermo”. Ecco una piccola guida con alcuni dei posti più suggestivi dove poter ammirare l’evento.

FOGGIA

Portale dell’Abbazia di San Leonardo in Lama di Volara, nel Siponto. È un portale dalla bellezza e dall’eleganza davvero unica nel suo genere: appartiene al tipico romanico pugliese e le sue decorazioni ricordano quelle della chiesa di Santa Maria di Pulsano. Sul portale troviamo un rosoncino molto particolare, composto da undici raggi, attraverso i quali ogni anno alle 12 (13 con l’ora legale) del 21 giugno 11 raggi di sole penetrano e vanno a colpire il pavimento della chiesa, formando un gioco di luce che ricorda l’immagine di un elegante fiore.

LECCE

Altro luogo suggestivo è nel Salento, precisamente a Minervino di Lecce dove troviamo il Dolmen Li Scusi. Il Dolmen presenta, sulla sua sommità, un foro e attraverso questo foro, proprio tra il 20 ed il 21 giugno in occasione del solstizio d’estate, la luce filtra, creando un cerchio di luce perfetto che illumina la parte centrale della pietra.

Anche a Otranto, nella famosissima Cattedrale, il sole bacia il tronco dell’albero della vita protagonista di uno dei mosaici pavimentali più belli d’Italia. I raggi solari, filtrando dalle finestre orientate a Sud dell’edificio sacro, proiettano l’immagine del sole proprio sull’Albero della Vita.

BARI

Spostiamoci nel capoluogo pugliese: a Bari, ogni 21 giugno la magia del solstizio ha luogo nella Cattedrale di San Sabino. Anche qui troviamo un rosone di vetro situato esattamente in linea con il rosone di marmo collocato ai piedi dell’altare. E anche qui, come in tante chiese romaniche, la luce filtra creando un’atmosfera unica di magia e suggestione.

 

A Conversano, nel Barese, da oltre mille anni lo spettacolo del solstizio si ripete nella Basilica Cattedrale. Anche qui, a conferma della profonda conoscenza della scienza astronomica di chi ha diretto (tra l’XI e il XII secolo) i lavori di costruzione del tempio, i raggi solari, grazie alla particolare conformazione dell’edificio romanico-pugliese, illumineranno l’edificio penetrando dal rosone fino all’abside. I costruttori dell’epoca, infatti, contrariamente alla tradizione urbanistica del tempo, decisero di non porre l’ingresso del tempio, dominato dal rosone, sulla piazza principale bensì sull’attuale largo rivolto a ovest. Grazie a questa scelta, da mille anni il «sol stetit» si ripete.

Anche quest’anno allo straordinario evento assisteranno, oggi 21 alle 17, i numerosi visitatori ai quali verrà offerta la possibilità di partecipare ad «Eulogìa, meditation concert», suoni, musica e canti no stop «per elogiare, lodare e benedire il grande dono della vita e celebrare il rito del solstizio». Si esibirà il duo Chiara Liuzzi (voce e oggetti sonori) e Francesco Massaro (clarinetto, basso, elettronica). Una musica in sottofondo ed una voce narrante tra le antiche pietre, in mezzo al pubblico, renderanno viva l’emozione in un’atmosfera magica e unica. Quasi un desiderio di fermare il tempo, di rallentarne la corsa per fissare quei raggi di sole, nell’istante del suo passaggio dal rosone all’abside, che tracciano la bellezza di quell’opera artistica sull’altare calcato, nei secoli, dai vescovi di questa storica diocesi. Un’esperienza che da mille anni continua a stupire e a meravigliare.

TARANTO

Imperdibile poi lo spettacolo di luce creato da madre natura nella Chiesa di Santa Maria della Luce a Castellaneta. Ancora una volta i raggi solari penetrano attraverso il rosone centrale e vanno ad illuminare l’abside della struttura.

BAT

Infine non può mancare Castel del Monte, dove sacro e profano si uniscono. Qui grazie all’ingegno di Federico II di Svevia, noto anche come Puer Apuliae per il suo amore per la regione, si può ammirare il solstizio d’estate al massimo del suo splendore. Il maniero infatti è stato edificato in modo tale da accogliere i raggi solari con grande precisione e simmetria sia nel giorno del solstizio che dell’equinozio.

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