Scrive Mary Fabrizio su facebook…. L’ “IMMEDIATO” ED IL SUO DIRETTORE CONDANNATI PENALMENTE DAL TRIBUNALE DI FOGGIA PER DIFFAMAZIONE 

L' "IMMEDIATO" ED IL SUO DIRETTORE CONDANNATI PENALMENTE DAL TRIBUNALE DI FOGGIA PER DIFFAMAZIONE Diffamare e screditare Manfredonia, il sind

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L’ “IMMEDIATO” ED IL SUO DIRETTORE CONDANNATI PENALMENTE DAL TRIBUNALE DI FOGGIA PER DIFFAMAZIONE
Diffamare e screditare Manfredonia, il sindaco e la sua Amministrazione. E’ l’unico obiettivo quotidiano de l’Immediato, testata giornalistica che, senza giustificabili ed oggettivi motivi, da un anno e mezzo porta avanti una campagna di bugie e odio seriali nei confronti della nostra città, raccontando a regola d’arte e per precisi scopi di pochi una realtà fatta, secondo questa testata ed il suo direttore, solo di malaffare, negligenza, incapacità travalicando le più elementari nozioni della deontologia giornalistica.
Insulti ~ anche personali ~ e insinuazioni gratuite pesanti con la costruzione di scenari apocalittici inesistenti che trascendono nella diffamazione.
A tal proposito, la notizia che l’IMMEDIATO non rende pubblica è un’altra: il suo direttore è stato oggetto di condanna penale per diffamazione da parte del Tribunale di Foggia per l’articolo “Assessore e consiglieri a tavola con il presunto narcotrafficante. Fa discutere la foto in un locale di Manfredonia” pubblicato in data 16 marzo 2022, a seguito di una querela da me esposta agli organi giudiziari preposti.
Praticamente ‘’Mary Fabrizio in un summit a tavola con presunto narcotrafficante”
Infatti , non è la confessione di un pentito, ma un articolo di giornale.
Peccato che quell’articolo infamante, oggi, è scomparso dal web e dai social così come chiunque può constatare.
Ma nonostante il decreto penale di condanna, il danno diffamatorio ha centrato malamente negli affetti personali e nell’attività lavorativa.
Per questo le conseguenze di tale spregevole gesto non resteranno impunite e saranno coinvolti anche chi a tal tempo rubarono una foto senza consenso dal mio profilo e ne fecero carne da macello, soprattutto per un imprenditore non attivo alla vita politica locale, ma incolpevolmente presente come marito/accompagnatore.
Eppure, la verità trionfa sempre, come dimostra la condanna penale del Tribunale nei confronti del direttore Pesante, iniziando a ristabilire il reale quadro della situazione di una città ed un’Amministrazione che, con grande passione e sacrifici, si stanno rialzando e riconquistando la propria meritata dignità.

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