Multe in Puglia, si va a tutta velocità: ecco quanto incassano i Comuni

Foggia è il capoluogo pugliese che ha più che raddoppiato gli incassi delle multe, passando da Bari che ha alzato l’asticella di circa un quarto, al c

covid: Centro Operativo Comunale di Protezione Civile – Comunicato del 30/03/2021
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Foggia è il capoluogo pugliese che ha più che raddoppiato gli incassi delle multe, passando da Bari che ha alzato l’asticella di circa un quarto, al contrario di Trani che nell’ultimo anno ha ridotto del 41% le entrate dalle sanzioni. Storia a sè fa Potenza che taglia ogni record più che triplicando le entrate grazie soprattutto agli autovelox che rappresentano oltre l’80% dei proventi. Sono alcuni numeri che si ricavano dalla consultazione della banca dati del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Viminale dove sono pubblicati, per legge dall’anno scorso, i dati ufficiali forniti dai Comuni su quanto incassano dalle multe. Ma, soprattutto, dove sono indicati i proventi che secondo il codice della strada devono avere una specifica destinazione (segnaletica, manutenzione strade, acquisto mezzi o attrezzature, costi del personale per il controllo, attività di formazione e così via). La Gazzetta ha preso in considerazione i dati dei capoluoghi di provincia, nonchè quelli della città metropolitana e delle province.

Partiamo da Bari. A fronte di un calo registrato nel 2021, con un «bottino» di 8 milioni e 810mila euro, il capoluogo pugliese (comunicazione inviata il 31 maggio scorso) chiude i conti del 2022 con il segno positivo, aumentando del 22% i proventi: 10 milioni e 770mila euro, di cui oltre il 10% derivante dalle multe per eccesso di velocità (tra autovelox e telelaser) di cui non v’è traccia nel 2021. Di queste somme, oltre 2 milioni e mezzo se ne vanno per potenziamento delle attività di controllo, acquisto attrezzature e mezzi, poco più di 1 milione e 200mila euro in segnaletica, e un altro milione tra accesso alle banche dati, previdenza del personale, formazione dei vigili, acquisto testi e manutenzione di ponti radio. Una cifra consistente, oltre 1 milione e mezzo, viene assorbita dalla voce « Potenziamento attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale», cui si associano i 172mila per i costi delle divise e oltre 321mila euro per «Acquisto mezzi tecnici».

TARANTO E SALENTO

In linea con gli aumenti del capoluogo c’è anche Taranto (+24%) che porta nel suo bilancio oltre mezzo milione in più rispetto all’anno precedente: di tali somme circa 200mila euro sono frutto delle multe per eccesso di velocità. Nel Salento, invece, Lecce sfiora il 40% in più rispetto all’anno precedente mentre Brindisi supera il 100% in più. La città del barocco registra proventi pari a oltre 5 milioni e 600mila euro (rispetto ai 3,8 milioni del 2021); mentre Brindisi doppia il risultato passando da 665mila a oltre 1 milione e 300mila euro.

FOGGIA DA RECORD

Foggia è il capoluogo pugliese che strappa il record con un aumento intorno al 108%. Nel capoluogo dauno, ora commissariato, si è passati dai 468mila euro del 2021 ai 978mila euro dell’anno scorso. In questo caso, una buona parte dei proventi (oltre 180mila euro) se ne è andata con la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti semaforici sia singoli che del sistema automatico centralizzato di segnaletica verticale ed orizzontale. Altri 111mila euro per spese di funzionamento e 43mila euro per il «Fondo perseo».

NELLA BAT PIU’ BUONI

I comuni capoluogo della Bat strappano un record, in qualche modo favorevole per gli utenti della strada: merito delle politiche di educazione o di una maggiore tolleranza? Sta di fatto che a Barletta, Andria e Trani i dati sono tutti in calo. Nella città di Eraclio, il comune ha dichiarato proventi inferiori di poco meno di 90mila euro, passando da 1 milione e 183mila euro a poco meno di 1 milione e 100mila (-8%). Dato che migliora ad Andria che registra una flessione del 32%, portando il bottino delle multe da 1 milione e 321mila euro a poco più di 900mila euro. Chiude la serie positiva – un po’ meno per le casse municipali, evidentemente – Trani. Il Comune, secondo quanto ha dichiarato al Viminale, ha registrato nel 2022 proventi pari a 844mila euro, circa 600mila euro in meno rispetto al dato del 2021 che segnò un risultato di oltre 1 milione e 400mila euro.

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