Puglia, via libera a integrazione altre malattie rare nello screening neonatale

All’unanimità la commissione Sanità del Consiglio regionale della Puglia ha dato il via libera all’integrazione di altre due malattie in materia d

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All’unanimità la commissione Sanità del Consiglio regionale della Puglia ha dato il via libera all’integrazione di altre due malattie in materia di screening neonatale. Adesso quindi diventano 61 le malattie rare diagnosticabili con un test obbligatorio neonatale. La proposta di legge presentata dal consigliere di Azione, Fabiano Amati, aggiunge l’adrenoleucodistrofia e la sindrome adrenogenitale alle immunodeficienze congenite severe a alle malattie da accumulo lisosomiale.

“Non si ferma la nostra corsa per la cura tempestiva di malattie rare. Ringraziamo i colleghi della III commissione per aver approvato la nostra proposta di legge, finalizzata a estendere lo screening neonatale ad altre 2 malattie, portando il totale a 61. Ora subito in Consiglio, per curare meglio e consolidare il primato pugliese nell’ambito degli screening neonatale. Grazie sempre ai nostri consulenti Mattia Gentile e Simonetta Simonetti». Lo dichiarano il consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, e i consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo. «Con l’approvazione della proposta di legge in Consiglio regionale, speriamo al più presto, la Puglia consoliderà il suo record nazionale nello screening neonatale e grazie all’attivismo del Consiglio regionale. Ad oggi sono attive le procedure obbligatorie per l’esecuzione di test idonei a diagnosticare 59 malattie”.

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