Puglia, pasticcio rifiuti: niente sospensiva. Regione: «Impianti privati indispensabili». I pubblici restano chiusi

«Il ricorso all’impiantistica privata si presenta come obbligato» in una Regione, la Puglia, che in 15 anni non ha mai realizzato gli impianti pubblic

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«Il ricorso all’impiantistica privata si presenta come obbligato» in una Regione, la Puglia, che in 15 anni non ha mai realizzato gli impianti pubblici previsti, e che ora «o sottostà all’aumento dei costi di trattamento e smaltimento dei rifiuti», oppure «non smaltisce i rifiuti prodotti dai Comuni pugliesi per la parte eccedente non conferibile negli impianti pubblici». Nonostante l’allarme che la Regione ha messo nero su bianco nel suo atto di appello, il Consiglio di Stato ieri non ha ritenuto di dover sospendere la sentenza con cui, a marzo, il Tar della Lombardia ha demolito il sistema disegnato dall’Arera, l’Autorità di regolazione delle tariffe: spetta allo Stato – avevano scritto i giudici amministrativi milanesi – fissare i criteri per stabilire quali sono gli impianti «minimi» indispensabili alla chiusura del ciclo dei rifiuti. Quelli che gli enti pubblici possono utilizzare a tariffe calmierate, inferiori al mercato.

Puglia, pasticcio rifiuti: niente sospensiva. Regione: «Impianti privati indispensabili». I pubblici restano chiusi

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