Clima, è stato il secondo marzo più caldo a livello globale

Il mese di marzo 2023 è stato il secondo più caldo a livello globale: nell’Europa meridionale e centrale sono state registrate temperature dell'aria s

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Il mese di marzo 2023 è stato il secondo più caldo a livello globale: nell’Europa meridionale e centrale sono state registrate temperature dell’aria superiori alla media; inferiori, invece, nell’Europa settentrionale. Il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S) implementato dal centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con il finanziamento dell’Ue, pubblica regolarmente bollettini climatici mensili che riportano i cambiamenti registrati globalmente nella temperatura superficiale dell’aria, nella copertura del ghiaccio marino e nelle variabili idrologiche.Nel dettaglio delle temperature registrate nel mese di marzo 2023, sono risultate di molto superiori alla media in una vasta fascia di territorio che copre il Nord Africa, la Russia sud-occidentale e la maggior parte dell’Asia, dove sono stati stabiliti nuovi record di temperature elevate per il mese di marzo. Temperature di molto superiori alla media sono state registrate anche nell’area nord-orientale del Nord America, in Argentina e nei Paesi limitrofi, in gran parte dell’Australia e nell’Antartide costiera. Al contrario, sono state registrate temperature molto inferiori alla media nelle aree occidentali e centrali del Nord America.

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GHIACCIO MARINO – Nel mese di marzo, l’estensione del ghiaccio marino antartico è stata la seconda più bassa registrata nello storico dei dati satellitari, arrivando ad essere il 28% al di sotto della media, superando il minimo storico di febbraio. Tutti i settori dell’Oceano Meridionale sono stati caratterizzati da concentrazioni di ghiaccio marino inferiori alla media. L’estensione del ghiaccio marino artico è stata del 4% al di sotto della media, classificandosi al quarto posto nella classifica dei dati satellitari di marzo, ma rimanendo in linea con gli ultimi tre record minimi. In contrasto con le concentrazioni di ghiaccio marino inferiori alla media registrate nell’Oceano Artico, quelle del Mare di Groenlandia sono state di molto superiori alla media.

“Dopo il record minimo per estensione registrato nel mese di febbraio, il ghiaccio marino antartico ha raggiunto la seconda più bassa estensione di marzo nell’arco di 45 anni di dati satellitari, prolungando la tendenza a lungo termine alla riduzione del ghiaccio marino nelle regioni polari. Il monitoraggio climatico è essenziale per comprendere questi cambiamenti repentini e tuttora in corso in entrambi i poli”, spiega Samantha Burgess, vicedirettore del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus.

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