Villa Rossana, da bene confiscato alla mafia a luogo di aggregazione e cultura per i giovani a rischio dispersione

Villa Rossana, a Siponto, venne sequestrata 12 anni fa a dei componenti del clan Trisciuoglio. Per lungo tempo si è pensato a quale opera potesse esse

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Villa Rossana, a Siponto, venne sequestrata 12 anni fa a dei componenti del clan Trisciuoglio. Per lungo tempo si è pensato a quale opera potesse essere destinata. Quando era quasi fatta per essere destinata come sede della Dda, tutto naufragó per motivi di sicurezza. Restò abbandonata per diversi anni, devastata e riqualificata fino a questa mattina quando il taglio del nastro alla presenza di Michele Emiliano ha sancito la nuova vita di Villa Rossana. Da oggi ospiterà il progetto “Un’impresa per amica”. Decine di ragazzi verranno seguiti, formati e instradati per intraprendere una carriera lavorativa. Una manovra per creare un innesto sociale a ragazzi che, altrimenti, rischierebbero di perdersi. 

Villa Rossana': da bene confiscato alla mafia ad incubatore di politiche  giovanili - Regione Puglia

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