Matrimoni falsi con cittadini stranieri per i permessi di soggiorno: 34 indagati in Puglia

 Si sono giurati amore eterno davanti ad un ufficiale di stato civile. Peccato che quella promesse solenne in realtà sarebbe stata una finzione, final

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 Si sono giurati amore eterno davanti ad un ufficiale di stato civile. Peccato che quella promesse solenne in realtà sarebbe stata una finzione, finalizzata a far ottenere permessi di soggiorno a cittadini extracomunitari.Uno stratagemma ideato per eludere la normativa ormai noto, ben collaudato, che però è finito all’attenzione della Procura di Trani.

Matrimoni falsi con cittadini stranieri per i permessi di soggiorno: 34 indagati nella Bat

Qualche giorno fa il pubblico ministero Lucio Vaira ha infatti firmato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 34 persone: alcuni rispondono dell’accusa di falso in atto pubblico, mentre altri di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Nel provvedimento compaiono i nomi di Antonia Demeco, 54 anni, di Brescia; Daniele Filippo Iovine, 39 anni, di Barletta; Imen Khadraoui, 27 anni, della Tunisia; Luca Dimiccoli, 30 anni, di Trani; Ruggiero Dimiccoli, 42 anni, di Bitetto; Abdelkrim Bechiri, 57 anni, dell’Algeria; Gioacchino Ruggiero Papeo, 37 anni, di Barletta; Amal Raji, 44 anni, del Marocco; Francesco Papeo, 38 anni, di Barletta; Abdalla Attia Eldesouky Elbahwishy, 38 anni, egiziano; Maria Teresa Delpiano, 47 anni, di Barletta; Alessandro Cappuccio, 33 anni, di Foggia; Nicola Nazzaro, 33 anni, di Foggia; Amine Dekar, 36 anni, algerino; Antonietta Farano, 54 anni, di Barletta; Salah Bouaouk, 47 anni, algerino; Kamal El Allali, 29 anni, del Marocco; Barbara Riela, 36 anni, di Barletta; Anna Milano, 47 anni, di Barletta; Maria Palmitessa, 72 anni, di Barletta; Youssef Rimnaoui, 40 anni, del Marocco; Carmela Salvia, 28 anni, di Barletta; Celeste Damato, 33 anni, di Barletta; Francesco Damato, 55 anni, di Barletta; Giuseppe Porcelluzzi, 34 anni, di Barletta; Hasna Abdelouahed, 39 anni, del Marocco; Said Abdelouahed, 35 anni, del Marocco; Giuseppe Paolicelli, 72 anni, di Barletta; Rabab Satfaoui, 29 anni, del Marocco; Ahmed e Malika Fathi, rispettivamente 57 e 47 anni, del Marocco; Cosimo Laforgia, 54 anni, di Barletta; Giancarlo Pappagallo, 40 anni, di Barletta.

Sotto inchiesta non sono finiti soltanto coloro che hanno contratto matrimonio apponendo le firme, ma anche i rispettivi testimoni.

Si tratta di episodi che sono avvenuti diversi anni fa, fra il 2013 e il 2015.

Gli accertamenti partirono in occasione di una serie di verifiche eseguite dai militari della Guardia di Finanza, che successivamente inoltrarono in procura le rispettive anomalie riscontrate in quelle unioni.

Nelle contestazioni si fa riferimento ad un non meglio specificato «profitto» per coloro che avrebbero offerto la loro disponibilità a sposarsi, ma non sono indicate in maniera esplicita somme di denaro.

Secondo l’accusa, lo scopo sarebbe stato quello di consentire «la permanenza sul territorio italiano di cittadini extracomunitari», consentendo loro di ottenere un permesso di soggiorno per motivi di famiglia. La maggior parte delle unioni è stata celebrata a Barletta – dieci in tutto i matrimoni che la procura ritiene siano fasulli – in ma in un paio di occasioni sono avvenuti anche all’estero, precisamente a Casablanca.

Fin qui le accuse mosse dalla procura, che per essere ritenute fondate dovranno passare al vaglio di un giudice.

Gli indagati avranno 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati. Sono difesi dagli avvocati Ruggiero Sfrecola, Rimando Alvisi, Giuseppe Bufo, Simona Aduasio, Domenico Fiore ed Ettore Marzano.

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