Chiesto lo stop alla caccia nel Foggiano dopo l’allarme trichinosi. “Episodio destinato a ripetersi”

“Mentre il Governo pensa al Piano quinquennale per ‘contenere’ la fauna selvatica, cioè ucciderla, a San Marco in Lamis, presso Foggia, pochi gior

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“Mentre il Governo pensa al Piano quinquennale per ‘contenere’ la fauna selvatica, cioè ucciderla, a San Marco in Lamis, presso Foggia, pochi giorni fa è scattato l’allarme trichinosi dopo che dieci persone, tra cui una bimba, sono finite in ospedale per una infezione di trichinella, parassita contenuto nella fauna selvatica. L’episodio è destinato a ripetersi a causa dell’attività venatoria e di prelievo di fauna selvatica, anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto, consentita da una famigerata norma della ultima legge di Bilancio la quale prevede anche che gli animali uccisi si possano mangiare. Abbiamo appreso oggi dal sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura Luigi D’Eramo che il Governo sta predisponendo il Piano quinquennale per dare impulso alla caccia alla fauna selvatica ma, a nostro avviso, dovrebbe immediatamente sospendere l’attività venatoria e il consumo di carni di animali selvatici”. È quanto afferma Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, prima firmataria dell’interrogazione ai ministri della Salute e dell’Agricoltura sulla vicenda accaduta nel Foggiano. (Ansa).

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