Autonomia differenziata, Emiliano: «La Puglia ha chiesto il ritiro del ddl Calderoli»

La Puglia ha espresso parere contrario al ddl Calderoli e ne ha chiesto il ritiro». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emili

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La Puglia ha espresso parere contrario al ddl Calderoli e ne ha chiesto il ritiro». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al termine della Conferenza delle Regioni, oggi a Roma.

Autonomia differenziata, Emiliano: «La Puglia ha chiesto il ritiro del ddl Calderoli»

«Abbiamo l’impressione – ha detto – della continua accelerazione su un processo del quale non si conosce l’esito. Si rischia di avere a breve un Paese nel quale un’impresa, una famiglia, un cittadino, muovendosi sul territorio nazionale rischia di avere come interlocutore, per materie importantissime, a volte lo Stato e a volte le Regioni, sia dal punto di vista legislativo, che amministrativo. Si rischia di stritolare tutti i comuni italiani sotto il peso di regioni che diventeranno onnipotenti».

«E questo – ha concluso Emiliano – non corrisponde al disegno del legislatore costituzionale e neanche a un criterio di buona amministrazione. Per queste ragioni, la Puglia, a tutela dei comuni e a tutela dell’unità nazionale, ha chiesto il ritiro del ddl Calderoli».

LA REPLICA DI ZULLO

«Emiliano la smetta di mestare quotidianamente nel torbido alla ricerca di una visibilità nazionale per accaparrarsi le simpatie della segretaria nazionale del suo partito, eletta alle primarie e avversata da lui. È bene ricordargli che il ddl sull’Autonomia del governo Meloni, proposto dal ministro Calderoli, punta solo a dare attuazione agli articoli 116 e 119 della Costituzione, così come modificati dal governo D’Alema. Senza D’Alema, quindi, il tema dell’autonomia non sarebbe esistito».

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo, che aggiunge: «C’è di più: chi ha legiferato la norma di attuazione degli articoli 116 e 119 della Costituzione? Presto detto: il governo Letta. E ancora: il 28 febbraio 2018 vengono siglati gli Accordi preliminari tra Governo e Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Si badi bene, Emilia-Romagna governata da Bonaccini il quale, fino a qualche giorno fa, candidato alle primarie del Pd, per non perdere i voti del Sud, rinnegava l’Autonomia. Chi rappresentava il governo il 28 Febbraio 2018? Gentiloni, del Pd».

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