Conti record per Stellantis, premio ai dipendenti

Volano i profitti di Stellantis che accelera sulla strada dell'elettrificazione e distribuisce il dividendo agli azionisti e un bonus record di oltre

Il figlio di Tacconi: “Speriamo riaverlo a casa tra 2 mesi”
Covid: Lazio in rosso nelle mappe Covid aggiornate dell’Ecdc
Previsione meteo Puglia venerdì, 24 novembre

Volano i profitti di Stellantis che accelera sulla strada dell’elettrificazione e distribuisce il dividendo agli azionisti e un bonus record di oltre 2 miliardi di euro ai dipendenti “per il loro contributo ai risultati finanziari del 2022 e ai traguardi raggiunti dall’azienda a livello globale e locale”.

 © ANSA

Il gruppo chiude l’esercizio con ricavi netti pari a 179,6 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto al 2021, grazie ai prezzi netti favorevoli, al miglior mix dei modelli e agli effetti positivi dei cambi. L’utile netto sale a 16,8 miliardi di euro, in aumento del 26% e l’utile operativo raggiunge i 23,3 miliardi, in crescita del 29%.Dalla fusione sono stati già ottenuti benefici superiori alle attese: 7,1 miliardi di euro, in anticipo di oltre due anni rispetto all’obiettivo di 5 miliardi su base annua. Stellantis festeggia a Piazza Affari: il titolo chiude la giornata in rialzo del 2,2% a 16,22 euro Il consiglio di amministrazione, che ha approvato un programma di acquisto di azioni proprie per un valore massimo di 1,5 miliardi di euro, da perfezionarsi entro il 2023, proporrà all’assemblea di aprile la distribuzione di un dividendo ordinario di 4,2 miliardi di euro, 1,34 per azione. Per i dipendenti italiani il premio medio sarà di 1.879 euro, in due tranche, a febbraio e aprile. E’ legato al contratto collettivo specifico di lavoro (ccsl) e i sindacati firmatari, che da qualche mese trattano con l’azienda per il suo rinnovo, sottolineano gli effetti positivi. “Il premio e l’erogazione unilaterale non bastano a recuperare ciò che si è perso per effetto dell’inflazione” attacca la Fiom che chiede un confronto su salario e occupazione. Oltre ai risultati finanziari Stellantis “conferma nel 2022 anche l’efficacia della strategia di elettrificazione in Europa”, sottolinea l’amministratore delegato, Carlos Tavares, che si prepara a lanciare la sfida nel mercato americano. “Ora abbiamo la tecnologia, i prodotti, le materie prime e l’intero ecosistema di batterie per condurre lo stesso percorso di trasformazione in Nord America, a partire dai nostri primi veicoli completamente elettrici Ram dal 2023 e Jeep dal 2024”, spiega il manager. Nel 2022.le vendite globali di veicoli elettrici sono aumentate del 41%: Stellantis è numero uno nelle vendite di veicoli commerciali elettrici in Ue30, numero due nelle vendite globali di elettriche in Ue30, numero uno nelle vendite di ibride in Usa. Tra i brand del gruppo che hanno un forte piano di sviluppo c’è il Tridente: “Maserati is back, Maserati è tornata”, avverte Tavares. “Senza incentivi le auto elettriche sono ancora troppo costose per la classe media. La sfida è quanto velocemente si riuscirà a ridurre i costi per venderle anche senza” spiega Tavares che ricorda come in Germania non appena sono stati sospesi gli incentivi il mercato sia crollato. “Alcuni nostri competitor hanno tagliato i prezzi per motivi tattici. Immagino che lo abbiano fatto perché non sono contenti dei loro risultati di vendita di elettriche.” osserva a proposito del taglio al listino da parte di Tesla e Ford. E aggiunge. “Stellantis non ha bisogno di brand low cost, ma di modelli accessibili”. Tavares ribadisce le sue critiche alla normativa Euro7 che, nella parte relativa alle emissioni, “è inutile perché troppo costosa e non porta benefici per ambiente e salute”. Entro il 2023 sarà attiva la prima gigafactory europea di Stellantis a Douvrin, in Francia, alla quale seguiranno quelle in Germania e in Italia, a Termoli. Buoni segnali sul fronte della crisi dei semiconduttori: “La situazione sta migliorando, anche se non è ancora a livelli perfetti. Non produciamo ancora tutte le auto che vorremmo, ma abbiamo un significativo portafoglio ordini. L’offerta è tornata”, spiega Tavares. Va meglio anche la logistica: “i colli di bottiglia hanno impedito la consegna di molte auto nel 2022, cosa che ci ha fatto perdere quote di mercato in Europa. Entro un paio di mesi sarà tutto risolto”.

COMMENTI

WORDPRESS: 0