Siccità: in Puglia ciliegi in fiore e fave già pronte per la raccolta. Natura in tilt

Il caldo anomalo e la prolungata assenza di precipitazioni manda la natura in tilt con i ciliegi già in fiore, carote variegate, piselli, cavoli rossi

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Il caldo anomalo e la prolungata assenza di precipitazioni manda la natura in tilt con i ciliegi già in fiore, carote variegate, piselli, cavoli rossi e le prime fave pronte per la raccolta, mesi prima dell’appuntamento del primo maggio, nelle campagne dove per la siccità sono a rischio le semine primaverili. È quanto emerge dal monitoraggio delle Coldiretti Puglia. sugli effetti del vasto campo di alta pressione destinato a durare per giorni con alte temperature senza precipitazioni. Le coltivazioni ingannate dal clima sono in anticipo con gli ortaggi in maturazione precoce e le piante da frutto che – sottolinea la Coldiretti – iniziano a fiorire fuori stagione con il rischio che il probabile ritorno del freddo e del gelo distrugga poi i raccolti.

A causa della siccità nel 2022 in Puglia è andato perso 1/3 delle produzioni – denuncia Coldiretti Puglia – da oltre il 50% delle olive al 35% della frutta e della verdura, del grano, delle foraggere per l’alimentazione del bestiame, del miele, con gravi danni anche sugli allevamenti di cozze e ostriche.

Con la temperatura aumentata di oltre 1 grado e le precipitazioni crollate di oltre 124 millimetri di pioggia annua, in Puglia a causa dei cambiamenti climatici è a rischio lo stesso valore dei terreni – insiste Coldiretti Puglia – che potrebbero subire una perdita tra il 34% e il 60% nei prossimi decenni rispetto alle quotazioni attuali proprio a causa dell’innalzamento delle temperature che minaccia anche i redditi agricoli e rischia di far aumentare la domanda di acqua per l’irrigazione dal 4 al 18%.

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