Piantedosi firma il Patto per la sicurezza urbana di Foggia. “Ora una ribellione culturale contro la mafia”

“Se c’è qualcosa da fare qui non è tanto incrementare l’azione di polizia giudiziaria già ottima, ma affermare una cultura della legalità per smontare

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“Se c’è qualcosa da fare qui non è tanto incrementare l’azione di polizia giudiziaria già ottima, ma affermare una cultura della legalità per smontare le attività criminali e mafiose. Serve una ribellione culturale con creazioni di modelli culturali”.
Crede nel valore pedagogico dell’informazione contro la mafia il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha oggi presieduto il Comitato di sicurezza e ordine pubblico della città di Foggia in presenza del capo nazionale della Polizia, della commissaria straordinaria del Comune e dei massimi vertici della Squadra Stato in Capitanata e in Puglia.
L’occasione è stata quella di solennizzare una collaborazione già esistente tra gli apparati dello Stato con la sottoscrizione, firmato dal prefetto Maurizio Valiante, dal ministro e dalla commissaria Marilisa Magno del Patto per la sicurezza urbana e per la promozione ed attuazione di un sistema di sicurezza partecipata ed integrata a Foggia. Della durata di 2 anni. Per la città della quarta mafia è confermato un utilizzo di risorse importanti con un patto che “segna una traccia e affermi la percezione di vicinanza dello Stato tra i cittadini”.
4 le linee di intervento: videosorveglianza, sicurezza urbana, interventi per inclusione e solidarietà sociale con particolare attenzione ai giovani e azioni per la promozione della cultura della legalità.

 © ANSA

Come si legge nel patto, le parti si impegnano a partecipare sotto il profilo del sostegno strumentale finanziario e logistico a programmi di finanziamento per la realizzazione di nuovi sistemi di videosorveglianza e video allarme ed integrazione degli impianti già esistenti adottando standard e apparati in grado di realizzare il diretto collegamento con la sale operative delle Forze di Polizia.
Il Comune si impegna a realizzare sistemi di interconnessione della sala operativa della Polizia locale della città di Foggia e ove possibile in ragione degli standard informatico telematici in uso agli Enti militari di quella del comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Prevista anche la messa in rete dei sistemi di videosorveglianza privati.
E ancora, lettori di targa da posizionare anche in aree rurali, in corrispondenza delle strade maggiormente utilizzate per reati predatori con postazioni individuate d’intesa con le maggiori forze di polizia. Le associazioni di categoria aderenti previa intesa con la Prefettura valuteranno la stipula di accordi con il concorso degli istituti di vigilanza.

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