Chiara, unica pugliese nominata Alfiere della Repubblica a 19 anni per il suo blog su donne e ambiente

il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 30 Attestati d’onore di «Alfiere della Repubblica». La solidarietà per la pace è il te

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il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 30 Attestati d’onore di «Alfiere della Repubblica». La solidarietà per la pace è il tema prevalente che ha ispirato nel 2022 la scelta dei giovani Alfieri, tra cui c’è una sola pugliese, Chiara Longo, 19enne di Cavallino (Le). Chiara ha ricevuto l’onorificenza «per l’impegno e la competenza con cui affronta sia i grandi temi ambientali che la difesa dei diritti delle donne. Con il suo blog ha contribuito a far conoscere la tragedia che sta vivendo il popolo ucraino».

Chiara, unica pugliese nominata Alfiere della Repubblica a 19 anni per il suo blog su donne e ambiente

Nel 2020 Chiara ha fondato #PlugInTheWorld (www.plugintheworld.org), un blog in cui le ragazze di tutto il mondo hanno la possibilità di raccontare le loro storie senza temere di essere giudicate, affrontando temi globali o ingiustizie che stanno vivendo nelle loro comunità. Attraverso le pagine del blog Chiara ha denunciato le violazioni dei diritti del popolo ucraino e ha sostenuto concrete forme di solidarietà. Sin da piccola, negli scout, aveva mostrato grande sensibilità per il contrasto ai cambiamenti climatici e per la lotta a ogni forma di discriminazione. Ha collaborato con l’associazione Malala Fund, creata dal premio Nobel Malala Yousafzai, per garantire l’istruzione gratuita e di qualità alle ragazze che non hanno la possibilità di andare a scuola per motivi politici e culturali nei loro Paesi. Chiara fa parte anche dell’organizzazione “Girl Up”, che attraverso informazioni e campagne sostiene l’istruzione, la salute e la sicurezza delle ragazze adolescenti.

La selezione tra tanti meritevoli, spiega una nota del Quirinale, «è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali, ora nell’ambito di un’accoglienza a ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, ora attraverso altri gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinché le diversità non diventino mai barriere. I testimoni scelti non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani». 

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