I conti della sanità, la Puglia rischia il commissario

C’è da coprire un buco da mezzo miliardo di euro, ma quello - paradossalmente - è il meno. Perché la verifica sui conti della Sanità pugliese, eff

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Sanità, la Puglia rischia il commissario

C’è da coprire un buco da mezzo miliardo di euro, ma quello – paradossalmente – è il meno. Perché la verifica sui conti della Sanità pugliese, effettuata la scorsa settimana al tavolo «Adduce» del ministero dell’Economia, ha fatto emergere una serie di gravi criticità: la mancata presentazione del Piano operativo, l’istituzione delle nuove aziende ospedaliere di Taranto e Lecce senza coperture, i ritardi negli accreditamenti delle strutture sociosanitarie. Tutti punti su cui – secondo fonti ministeriali – la Puglia è gravemente inadempiente, tanto da rischiare la procedura di commissariamento.La Puglia è una delle sette regioni in piano operativo (dal 2016), una sorta di commissariamento soft: le azioni che riguardano la spesa sanitaria, a partire dalla gestione delle assunzioni, devono essere concordate con i ministeri vigilanti. In questo percorso, all’ultima riunione del tavolo coordinato dalla dirigente lucana Stefania Adduce, l’Economia ha rilevato con un certo fastidio che la Regione non ha mai presentato l’aggiornamento del Piano operativo (il documento che illustra le modalità di raggiungimento degli obiettivi concordati): il Piano è infatti fermo al 2021, e non tiene conto nemmeno dei saldi di finanza pubblica dello scorso anno

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