vicenda Titanic…Manfredonia è un paesino

Manfredonia e i manfredoniani.     premetto, sei vuoi leggere questo pensiero ti dico che parla di Manfredonia, il posto in cui son

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Ristoranti, regola 4 persone a tavola: l’ira degli chef
Spento l’incendio tra Macchia e Mattinata.

Manfredonia e i manfredoniani.

 

 

premetto, sei vuoi leggere questo pensiero ti dico che parla di Manfredonia, il posto in cui sono nato….magari solo ti può interessare se conosci la realtà, altrimenti libera/o di leggerlo…

Amo Manfredonia, come non potrebbe essere d’altro modo, visto che è il posto che mi ha visto nascere e crescere fino all’età di 17 anni, prima di andare e via e “tradirla” però mai con un altra città in Italia bensí solo e esclusivamente all’ estero.

Nonostante siano ormai piú di 30 anni che vivo all’estero, il mio richiamo a Manfredonia è sempre stato molto forte, ci vado ogni qualvolta che posso anche per uno solo giorno, una sola notte, poche ore.

Come fanno gli innamorati, non importa il tempo che ci stai ma la qualità del tempo.

La chiamavano “La perla del Gargano”…la chiamavano…

Se ci fate caso in queste mie poche righe iniziali non ho mai detto la mia “città” bensí l’ho chiamato posto, o Manfredonia e mai città. I piú attenti se ne saranno accorti forse subito, mentre quelli che si sono fatti prendere dalla lettura forse meno.

Questo, però ha una spiegazione molto semplice.

Manfredonia non è una città. Mi piange il cuore dirlo.

Ho avuto la fortuna nella vita di poter viaggiare e conoscere cittá piccole, grandi, belle, brutte, particolari, diverse, interessanti…ma pur sempre città.

Manfredonia nonostante i suoi 70.000 abitanti, non é una città!

Non è neanche una cittadina! Manfredonia è rimasta un paese, forse addirittura un paesino!

Il mio paesino Manfredonia non ha fatto il salto, il next step direbbero gli inglesi. È come quell’adolescente che seppur ha sembianze da uomo rimane pur sempre adolescente e non cresce. Fa errori e stupidate da adolescente ed è come se avesse paura di fare il salto a uomo.

Ecco cos’è la mia Manfredonia e i social la hanno smascherata molto velocemente, senza nessun pietà quando si mette a crudo la verità delle cose.

Ma quel che è peggio, che non solo no cresce, ma neanche vuol crescere e involuziona, diventa un paesino sempre piú retrattato e retrogado.

Telenovela Titanic a Manfredonia, 'Io sono partita Iva' smonta le luminarie  e annulla l'evento 'Luci del Golfo 2022'

Ma come si crea una città?

Cosa fa la differenza fra una cittá e un paesino?

La differenza non sta nel numero di abitanti, o nei km2 di estensione. Una città é fatta dai propri citttadini, como un paesino é fatto dai propri paesani.

Ecco cosa fa che Manfredonia sia un paesino …i loro abitanti. Noi, si, mi ci metto anch’io anche se non vivo li da 30 anni.

E questo vale per tutti anche per il primo cittadino o paesano, Sr Gianni Rotice – Sindaco di Manfredonia

Siamo piccoli nella testa, non siamo cresciuti, si fanno le stesse cose che si facevano 50 anni fa, ci si lamenta su tutto e su tutti a priori, o per sentito dire, non si ha analisi critica di pensare per se…se qualcuno dice o scrive qualcosa come un buon gregge di capre seguiamo e diciamo anche noi la stessa cosa senza pensare un attimo o informarci prima.

Leggo stupito, basito le altretante stupide lamentele, critiche per citarne uno di esempio e forse l’ultimo in modo cronológico.. sul Titanic che hanno appena messo nel piazzale di fronte al porto (e prima nel fossato del castello) e di tutte le altre iniziative di imprenditori locali per le luminarie. Magari in Italia diventassimo tutti partita Iva com negli stati uniti..forse tutti remerebbero nella stessa direzione e invece di perder tempo in stronzate si creava economia e posti di lavoro…e invece…

Mi fanno ridere…qualche anno fa nel fossato del castello ci andavano tossico-dipendenti a bucarsi di eroina…e su quel piazzale si spacciava fumo e marjuana e c’erano parcheggiatori abusivi…e nessuno apriva bocca adesso siamo diventati tutti esperti dell’ambiente e dei beni culturali…

Tutti si lamentano facendo i perbenisti e i finti etici…ma poi vedo nei quartieri (sporchi, incurati ) anche e soprattutto nei più umili, bambini sempre piú maleducati, con queste odiose bici elettriche dalle ruote grandi che sfrecciano in controsenso, sui marciapiedi….Ma cosa vi lamentavte se poi si fanno male, ma come si fa a comprare a un bambino (obeso, perchè neanche piú la pedalata si fa…) una bici di quel valore e poi lamentarsi.

Bisogna educare e rieducare…ma bisogna partire prima da se stessi. Rispiettiamo tutto e tutti e vediamo come cresceremo. Non critichiamo tutti a presicndere e poi andiamo a buttare l’immondizia dove si fa il mercato.

Andiamoci a fare un giro in altre città che prima non si potevano guardare, come Cerignola, San Severo, Lucera e vedrete come sono cresicute e cambiate…senza disturbare Mattinata, Margherita etc etc..

Se bisogna critticare partiamo da noi stessi.

Perciò:

Basta lamentarsi per qualsiasi cosa non importante

Basta giudicare tutto e tutti a priori.

Basta parlare per sentito dire

Basta preocupparsi di cose altrui

Basta essere ignoranti.

Se vogliamo essere una cittá diventiamolo prima noi stessi, poi in casa nostra e poi fuori…non facciamo che giudichiamo tutto quello che succede fuori come perbenisti e poi in casa facciamo peggio.

Finiamola, e rimettete le luminarie!.. lo scrive Max Brigida

 

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