Calcio e film sui siti pirata, dalla Gdf le prime sanzioni a 1.600 utenti

La battaglia contro i contenuti audiovisivi piratati è arrivata ora fino all’ultimo anello della catena: all’utilizzatore finale. E tutto fa pensare c

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La battaglia contro i contenuti audiovisivi piratati è arrivata ora fino all’ultimo anello della catena: all’utilizzatore finale. E tutto fa pensare che la vita potrebbe essere più dura per chi ama fare scorpacciate di calcio, film o serie Tv mettendo mano solo in minima parte al portafogli.

La centrale di una iptv pirata (Ansa)

Adesso per il “pezzotto”, le Iptv pirata, sono stati chiamati a pagare di tasca loro anche gli utenti. Proprio coloro che con cifre modiche – si parla di una decina di euro al mese in genere – fanno uso di quei sistemi che permettono di avere a disposizione tutto quel che altrove si paga, coperto dal diritto d’autore e messo sul mercato dalle piattaforme e dalle pay tv a ben altre cifre.

I verbali

Un “Verbale di accertamento e contestazione di violazioni amministrative” che vede come mittente il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi tecnologiche della Gdf all’indirizzo di un utente “pirata”.Nella prima parte del verbale si fa presente che le violazioni contestate portano a due tipi di sanzioni amministrative pecuniarie: 154 euro nel caso di utilizzo in maniera illecita di contenuti audiovisivi coperti dal diritto d’autore oppure di 1.032 euro «in caso di recidiva». Pagare entro 60 giorni vuol dire cavarsela con una sanzione di 51 euro o 344. Quel che rileva però è che ci si trova dinanzi a un cambio di passo. E a sanzioni che per la prima volta vanno ora a colpire anche gli utenti: cosa spesso annunciata, ma finora mai portata a termine.

Il peso dell’hi-tech nelle indagini

«Un ruolo determinante nel contrasto al cybercrime – dice Gian Luca Berruti, colonnello della Guardia di Finanza, responsabile delle indagini e nel frattempo passato in servizio presso l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – è giocato dalle innovative tecniche investigative connotate dal supporto dei nuovi strumenti tecnologici». Nel caso di specie si è arrivati all’individuazione dell’utente finale con il tracciamento di tutte le connessioni ai siti pirata (gli Ip) unito, in tempo reale, all’incrocio di informazioni telematiche con quelle derivanti dagli strumenti di pagamento utilizzati. Si è trovata la connessione pirata insomma, incrociando con il dato del metodo di pagamento.https://www.ilsole24ore.com/art/calcio-e-film-siti-pirata-gdf-prime-sanzioni-1600-utenti-AEiPbNIC#:~:text=Questo%20doppio%20riscontro,eseguita%20dalla%20Gdf.

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