Non sono state riscontrate, al momento, gravi patologie sui cadaveri di Luigi Ippolito e Andrea Nardelli, di 60 e 39 anni, i due piloti dell'Alidaunia
Non sono state riscontrate, al momento, gravi patologie sui cadaveri di Luigi Ippolito e Andrea Nardelli, di 60 e 39 anni, i due piloti dell’Alidaunia morti neldisastro aereo avvenuto sabato scorso 5 novembre, nel Gargano in cui hanno perso la vita sette persone.È quanto emerge dai primi esiti delle autopsie eseguite nel pomeriggio di oggi, 12 novembre, nell’obitorio dell’ospedale di San Severo (Foggia). Un riscontro a questi risultati arriverà dagli esami istologici e tossicologici i cui risultati si conosceranno nei prossimi giorni.I due piloti – a quanto si è saputo – presentavano grossi traumi da impatto: avevano il cranio sfondato e verosimilmente, quando il velivolo è precipitato, si trovavano nell’abitacolo. Il professore Biagio Solarino della medicina legale dell’Università di Bari si è riservato di depositare una relazione finale entro 60 giorni ai magistrati inquirenti della Procura dui Foggia.I funerali potrebbero essere celebrati tra domani e lunedì a Foggia, loro città d’origine. Restano all’obitorio di San Severo, invece, le salme delle altre quattro vittime dell’incidente il 54enne Bostjan Rigler, la moglie 44enne Mateja Curk e i due figli Liza e Jon di 13 e 14 anni.
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