77 milioni per l’efficientamento idrico in agricoltura, il Consorzio di Bonifica ne aveva chiesti 445

Finanziati sei progetti presentati dal Consorzio di Bonifica della Capitanata per un importo complessivo di 77,4 milioni di euro per l’efficientamento

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Finanziati sei progetti presentati dal Consorzio di Bonifica della Capitanata per un importo complessivo di 77,4 milioni di euro per l’efficientamento idrico in agricoltura. Gli interventi presentati dal consorzio di Bonifica della Capitanata riguardano l’ammodernamento e l’efficientamento del comprensorio irriguo Sinistra-Ofanto, l’adeguamento migliorativo delle vasche di compenso e dei sistemi irrigui del comprensorio irriguo Nord Fortore e delle tratte di 5 distretti irrigui con arterie ad alta intensità di traffico, oltre alla minimizzazione delle perdite idriche del canale adduttore del tavoliere nell’impianto irriguo del sud Fortore, mentre il Consorzio del Gargano ha presentato un progetto con un ammontare di 2 milioni di euro, utile all’ammodernamento degli impianti irrigui consortili.

File:Foggia Sede Consorzio di Bonifica della Capitanata.jpg - Wikipedia

“Dal 2014 al 2022, abbiamo presentato progetti per un totale di 444.290.784,60 milioni di euro. Di questi, in ordine cronologico, sono stati approvati 6 progetti (su 15 presentati) del piano Mipaaf-Dania del Ministero Agricolture e Foreste per un importo di 77,4 milioni di euro.” spiega il presidente del Consorzio per la Bonifica di Capitanata, Giuseppe De Filippo – “Per 6mila chilometri di condotte, 4 dighe, 3 torri piezometriche 15 polder, nella provincia di Foggia, sono necessari fondi che, apparentemente sono cifre astronomiche ma che, in effetti, coprono a malapena il fabbisogno manutentivo.”

Si complimenta per tali traguardi anche la Coldiretti Foggia: “Il Consorzio di Bonifica della Capitanata si conferma un esempio virtuoso e performante. Siamo convinti siano interventi vitali e decisivi a beneficio dell’agricoltura della Puglia che per affermarsi in termini competitivi nella crescita dell’ambiente e delle produzioni di qualità che la contraddistinguono, non può più prescindere dalla garanzia di un territorio non soggetto ad allagamenti, frane, smottamenti e dissesti, nonché dalla disponibilità di acqua nel momento in cui le coltivazioni ne hanno bisogno, nella quantità e qualità necessaria e ad un costo adeguato, ciò al fine anche, ed a volte soprattutto, di garantire quel paesaggio unico che costituisce”, afferma Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia.
Sono 230 su 257 i comuni pugliesi a rischio di dissesto idrogeologico e a pagarne i costi – segnala Coldiretti Puglia – oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda  il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni.

Sono occasioni fondamentali per finanziare gli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, opportunità da non perdere per ridisegnare la bonifica integrale in Puglia, dove sono drammatici gli effetti dell’incuria e delle mancate opere di bonifica sul territorio. Lo stesso dicasi per le opere irrigue  di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una modera distribuzione sull’area regionale. Si sono consolidate nel tempo nuove ed inevitabili esigenze di manutenzioni ordinarie straordinarie delle opere pubbliche di bonifica che non possono e non debbono essere scaricate sugli utenti  i quali hanno, loro malgrado,  subito nell’ultimo decennio innumerevoli danni per mancata manutenzione.

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