Morto in una cella di Foggia, 13 indagati per omicidio tra agenti polfer e personale sanitario del carcere

Svolta nel caso di Osama Paolo Harfachi, il giovane di 29 anni trovato morto in una cella del carcere di Foggia lo scorso 18 ottobre, pochi giorni dop

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Svolta nel caso di Osama Paolo Harfachi, il giovane di 29 anni trovato morto in una cella del carcere di Foggia lo scorso 18 ottobre, pochi giorni dopo il suo arresto per rapina. Per questa vicenda ci sono 13 indagati tra agenti di polizia ferroviaria (7) e personale sanitario del penitenziario (5). Indagato anche un detenuto accusato di aver ceduto sostanza stupefacente alla vittima. Le accuse sono di omicidio preterintenzionale e omicidio colposo nell’esercizio della professione sanitaria. In giornata sarà conferito l’incarico ai consulenti medico-legali per eseguire sia l’autopsia sia l’esame tossicologico sul cadavere del 29enne.

È stata la famiglia di Paolo a denunciare l’accaduto spiegando che il giovane stava bene e non aveva alcun problema di salute. I genitori non credono affatto alla possibilità che il figlio sia morto per arresto cardiaco. Sospettano invece che sia stato picchiato come raccontato loro da un ex detenuto. Quest’ultimo avrebbe spiegato che Paolo “era tutto spezzato” ovvero molto sofferente. Anche Zakaria, fratello del 29enne, è convinto che sia successo qualcosa di grave: “Mi aveva detto di essere stato picchiato”. La Procura di Foggia ha aperto un fascicolo ed ora ci sono 13 indagati.

Nelle scorse ore la neo parlamentare Ilaria Cucchi ha presentato una interrogazione urgente ai ministri dell’Interno e della Giustizia invocando che si faccia al più presto chiarezza sulla vicenda.

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