Un’alga rossa nelle vasche di coltivazione dei mitili del Gargano: migliorerà la qualità del prodotto

Dall’alga rossa destinata a migliorare la qualità dei prodotti degli impianti di acquacoltura e di produzione di mitili, ai progetti di investimento d

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Dall’alga rossa destinata a migliorare la qualità dei prodotti degli impianti di acquacoltura e di produzione di mitili, ai progetti di investimento di tipo strutturale delle imprese di pesca che operano nel settore della trasformazione e commercializzazione. Sono alcuni degli interventi strategici presentati questi giorni in Fiera del Levante, nello spazio intitolato ‘La filiera ittica pugliese si presenta’

Questa mattina, in particolare, è stata la volta del progetto ‘Mol.Mul.Sos – Molluschicoltura Multitrofica Sostenibile’ che ha l’obiettivo di riproporre le dinamiche naturali negli impianti di acquacoltura e di produzione di mitili nella costa nord del Gargano e nei laghi di Lesina e Varano. Coordinato dall’Università di Foggia e finanziato dalla Misura 2.47 innovazione Po Feamp 2014/2020, è stato illustrato dal dirigente servizio programma Feamp del Dipartimento Agricoltura, Aldo di Mola, dal docente di chimica organica dell’Unifg, Matteo Francavilla insieme a Gianfranco Pazienza, e dal biologo e sindaco di Cagnano Varano, Michele Di Pumpo.

Per quanto il progetto di studio della Molluschicoltura nell’area del Gargano i ricercatori, che si sono dati appuntamento questa mattina in Fiera, sono pronti a relazionarsi con tutti i rappresentanti della filiera dell’acquacoltura garganica per utilizzare i sistemi multitrofici in chiave sostenibile, inserendo nelle vasche di coltivazione dei mitili un’alga rossa, la gracilaria, utile a migliorare la qualità del prodotto perché produce ossigeno utilizzando l’anidride carbonica ma richiesta anche in ambito farmaceutico, come ad esempio componente dei reagenti dei marker tumorali. Per innestarla serve posizionarla sulle funi che già delimitano gli impianti di mitilicoltura”.

I sistemi multitrofici sono già utilizzati in nord Europa – ha ricordato Matteo Francavilla – e in Danimarca hanno poche regole e chiare: lì i sistemi integrati nel mondo dell’acquacoltura sono basati sulla green economy e generano profitti”. Il progetto Mol.Mul.Sos ha previsto un’analisi particolareggiata a livello chimico e batterico dei mitili bivalve e delle ostriche, prodotti di eccellenza del Gargano, sia sui gusci, che possono essere utilizzati per il mangime dei polli ovaioli data la ricchezza di carbonato di calcio, e sulle carni. Grande attenzione naturalmente anche allo stato ambientale delle acque, con una caratterizzazione dei fondali alla ricerca di rifiuti con l’utilizzo di un Side Scan Sonar.

I referenti del progetto hanno coinvolto al momento dieci realtà produttive della costa nord del Gargano dove installare le long line per permettere all’alga di riprodursi: l’incontro nell’area dedicata alla pesca e al pescato di qualità di Puglia in Fiera del Levante è servito a prendere gli ultimi accordi operativi e al confronto tra esperienze in acqua e dati scientificamente rilevati dai ricercatori.

progetto ricerca Molluschicoltura Multitrofica Sostenibile (1)-2

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