In Puglia pasti negati al docente in compresenza: la Uil sulle barricate

«Restiamo esterrefatti rispetto a quanto sta accadendo in numerose scuole del nostro territorio pugliese, per le quali le amministrazioni comunali neg

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«Restiamo esterrefatti rispetto a quanto sta accadendo in numerose scuole del nostro territorio pugliese, per le quali le amministrazioni comunali negano, entrando nel merito dell’organizzazione scolastica, il secondo pasto al docente in compresenza, al docente di sostegno e al personale Ata».Lo denuncia Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia, secondo il quale «un diritto previsto dalla legge non può essere garantito perché non ci sono le necessarie coperture finanziarie». «La norma – spiega infatti Verga – riconosce il pasto gratuito al personale, sia docente che Ata, impegnato nel servizio di sorveglianza degli alunni durante la refezione scolastica. Inoltre, il servizio deve essere erogato dal Comune, cui spetta a titolo di rimborso un contributo statale. Le beghe burocratiche tra enti locali e Stato si ripercuotono, come al solito, sulla sicurezza degli alunni e sui continui assurdi tagli a danno delle scuole. Si tagli altrove – conclude Verga – salvaguardando il diritto sacrosanto del tempo scuola e rispettando chi, con abnegazione e sacrificio, fa funzionare quelle poche classi che nelle regioni del Sud funzionano a tempo pieno».

mensa scolastica

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